FinanceFox, la startup insurtech che strizza l’occhio ai broker

Tra i fondatori della società tedesca un vetereno delle assicurazioni con il figlio e il presidente dell’associazione nazionale svizzera degli agenti assicurativi. Ha già raccolto 33,5 milioni e ha sviluppato una piattaforma di brokeraggio per favorire l’evoluzione delle attuali reti di vendita

Pubblicato il 23 Set 2016

Arriva un’altra startup insurtech europea che punta su mobile e customer experience, si chiama FinanceFox, è di Berlino e ha ricevuto molto recentemente un investimento da 28 milioni di dollari, che sommati ai 5,5 già raccolti appena lo scorso gennaio, portano la società a un totale di venture capital raccolto di 33,5.

FinanceFox ha sviluppato una tecnologia mobile che a prima vista può sembrare indirizzata a sostituire completamente il ruolo dei tradizionali agenti assicurativi, è una piattaforma che fa brokeraggio, ma si sta muovendo nell’ambiente anche con una certa furbizia, senza pestare i piedi a nessuno, anzi: FinanceFox non solo è una startup che vuole portare le assicurazioni nell’era digitale, ma ci vuole portare proprio gli agenti, proponendosi quale strumento anche per loro.

“Non siamo un gruppo di startappari arroganti che pensano di poter rivoluzionare le assicurazioni – ha detto a TechCrunch il Ceo e co-fondatore Julian Teicke – Stiamo lavorando insieme con esperti del settore che hanno esperienza”.

In effetti, tra gli stessi fondatori è presente anche un sig.Teicke senior, papà del giovane Julian, che è anche un veterano del settore assicurativo; il terzo founder Michael John, Ceo per la Svizzera, anche lui alcuni decenni di esperienza nel settore, è nientemeno che il presidente dell’associazione nazionale svizzera degli agenti assicurativi.

Julian Teicke ha spiegato che il mondo del brokeraggio così come lo abbiamo conosciuto finora è del tutto superato, ma gli agenti che sapranno evolversi, magari ultizzando la loro app, sopraviveranno e potranno svolgere il proprio lavoro in modo più efficace.

I broker tradizionali, ha spiegato Julian Teicke, stanno perdendo clienti a vantaggio di operatori digitalizzati, hanno elevati costi amministrativi, hanno una mancanza di tecnologia ed efficienza nei loro processi, e non hanno modo di comunicare con i clienti in un modo davvero innovativo. Sono in una situazione in cui hanno bisogno di rinnovarsi.

La tecnologia mobile di FinanceFox permette agli intermediari di portare la propria base clienti sull’ app, di utilizzarla per gestire il cliente, individuando con più precisione i bisogni assicurativi, che possono essere opportunità per copertura aggiuntiva.

Dal punto di vista del cliente, FinanceFox risolve uno dei problemi posti dalla prima ondata di digitalizzazione nell’insurance, rappresentata dai siti di comparazione dei prezzi, che hanno portato alla frammentazione (e di conseguenza complessità) del portafoglio assicurativo delle persone. Oggi molte persone si ritrovano ad avere assicurazioni diverse per ogni auto della famiglia, un’altra assicurazione per la casa, un’altra ancora (magari legata a una certa professione) per la salute, e poi quelle legate al mutuo, al conto corrente, all’animale domestico, alla scuola dei figli, al condominio, a beni particolari. Insomma, le gestione non è semplice, e spesso ci si dimentica di avere una serie di assicurazioni attive.

Una delle funzionalità dell’app FinanceFox è quella di diventare un unico punto di riferimento per tenere conto e gestire tante diverse assicurazioni, funzionalità che è indirizzata sia al cliente finale che al broker.

Nel video qui sotto come funziona FinanceFox.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2