Insurtech, 8 cose da sapere su Zhong An

La più importante startup insurtech del mondo, finanziata da Alibaba, in tre anni è passata dal momento zero a una valutazione oltre gli 11 miliardi di dollari. Deve il suo successo alla piattaforma tecnologica, a un innovativo modello di business, all’introduzione di nuovi prodotti assicurativi

Pubblicato il 18 Dic 2017

Zhong An può essere definita sia come una compagnia assicurativa che come una tech company, anche se oggigiorno le due definizioni sembrano convergere, visto che tutte le assicurazioni si stanno trasformando più o meno velocemente in tech company, ovvero in insurtech. Zhong An è anche stata la prima insurtech al mondo ad essersi quotata in Borsa (quella di Hong Kong), con una IPO in cui ha raccolto $ 1,5 miliardi con una valutazione di $ 11 miliardi. Ciò l’ha resa la sesta azienda fintech più preziosa al mondo (dopo PayPal, Square e Stripe). È un risultato notevole per un’azienda fondata solo nell’ottobre 2013.

La società Oxbow Partners ha realizzato un’infografica molto esplicativa, che riassume le cose fondamentali da sapere su questa innovativa società.

Ne derivano 8 considerazioni sul business di Zhong An

1. Il tasso di crescita di Zhong An è senza precedenti

Nei primi tre anni e mezzo di attività (da ottobre 2013 a marzo 2017), l’azienda ha venduto 8,2 miliardi di polizze a oltre mezzo miliardo di assicurati.

2. Zhong An ha generato questa crescita attraverso una rete di partner di distribuzione

Zhong An non è un marchio consumer, le sue vendite sono state generate da una rete di circa 200 “partner ecosistemici”, che hanno realizzato l’87% del GWP (Gross Writte Premium) totale del 2016. Diversi partner di distribuzione – tra cui Alibaba e Tencent – sono azionisti e fondatori di Zhong An.

3. Zhong An ha ripensato il prodotto assicurativo

Zhong An si sta occupando di una demografica “asset light”, le sue coperture P&C sono ponderate verso rischi “moderni” come la copertura dello schermo del telefono cellulare. Più in particolare, la società parla di un focus sul “rischio di consumo” piuttosto che sul rischio più tradizionale di proprietà.

4. Zhong An ha costruito un portafoglio di oltre 200 prodotti

Zhong An è probabilmente un leader del prodotto di nicchia. Alcuni di questi ritagliano rischi specifici dalle politiche standard, ad esempio l’assicurazione contro malattie specifiche come il cancro o il diabete. Offre diverse tipologie di copertura legate ai rischi connessi con l’ecommerce (restituzione prodotti, danneggiamenti, ecc). Altre polizze ancora sono ritenute abbastanza folli rispetto a una visione assicurativa tradizionale, ad esempio, durante i Mondiali del 2014, Zhong An ha offerto ai tifosi “assicurazione hooligan” al prezzo di $ 0,45 per coprirli per spese mediche da schermaglie con tifosi di squadre avversarie.

5. Zhong An conosce molto dei suoi clienti

L’azienda riceve una grande quantità di dati sui clienti dai suoi partner ecosistemici, come i comportamenti dei clienti (ad es. ricerca e cronologia di navigazione, modelli di consumo), dati personali e transazionali da rapporti di credito e dati di terze parti. Insieme, queste fonti consentono loro di individuare e valutare meglio i prodotti per i micro-segmenti e di progettare nuovi prodotti per loro. I clienti sono fidelizzati: in media hanno acquistato 10,3 polizze ciascuno nel 2016.

6. Metriche finanziarie forti

7. La compagnia ha trovato nuovi segmenti di clientela, come giovani adulti e commercianti

Il 60% dei clienti di Zhong An è composto giovani tra i 25 e 30 anni, abitanti nelle città ‘digitali’, cioè con connessione internet.

Oltre a rivolgersi ai consumatori, Zhong An si rivolge anche ai commercianti online indipendenti. Gran parte del mercato dell’ecommerce in Cina è costituito da piccoli commercianti cui Zhong An fornisce un prodotto per coprire i costi relativi a possibili controversie, rimborsi e questioni sorte con i clienti.

8. La società è più tecnologica che assicurativa

Dei 1.700 impiegati di Zhong An, il 52% è in tecnologia e solo il 5% è in vendita.

Puoi approfondire nell’articolo originale.

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