Laqy, la startup IoT che ci protegge dall’inquinamento domestico

Vincitrice della seconda edizione della Call4Ideas OpenF@b, contest dedicato alle innovazioni nel mondo assicurativo promosso da BNP Paribus Cardif con il PoliHub, la nuova società è tra le più interessanti proposte italiane per la Smart Home. Utilizza una tecnologia sviluppata alla Scuola Sant’Anna di Pisa

Pubblicato il 29 Apr 2016

Il report 2016 dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, ha delineato lo scenario internazionale delle startup in ambito IoT per poi soffermarsi su quello italiano.

Tra le 42 startup italiane recensite nel report anche Laqy, già vincitrice della seconda edizione della Call4Ideas Cardif , contest dedicato alle innovazioni nel mondo assicurativo promosso da BNP Paribas Cardif e il PoliHub di Milano, startup classificata in ambito Smart Home, poichè si occupa attraverso una tecnologia hardware e software, del benessere delle persone all’interno della casa.

Laqy è un naso elettronico dotato di una serie di sensori in grado monitorare la qualità dell’aria in qualsiasi ambiente indoor, quindi all’interno di abitazioni, luoghi di lavoro, scuole. Un problema spesso sottovalutato, quello dell’inquinamento indoor, in genere si pensa sia l’aria outdoor della città a essere inquinata, ma in realtà particolato, composti volatili, formaldeide, derivanti da materiali da costruzione e arredi, vernici, colle, fumi derivanti dalla cottura di cibi, fumo di sigaretta, detergenti, causano un forte inquinamento dell’aria che respiriamo negli ambienti chiusi.

Gli effetti sulla nostra salute? Pessimo: allergie, dermatiti, cefalee, affaticamento, spossatezza, astenia e molte patologie dell’apparato respiratorio oggigiorno in costante aumento sono provocate proprio dalla permanenza in luoghi chiusi inquinati.

Per questo motivo, Laqy è un dispositivo di estremo interesse anche nel settore assicurativo: da un lato fornisce una valutazione dei rischi quantitativa in tempo reale dell’ambiente; dall’altro si propone come presidio a tutela della salute delle persone.

Il dispositivo, dotato di un design compatto, può essere facilmente trasportato in qualsiasi ambiente si desideri monitorare e, appena acceso, inizia l’analisi dell’aria con i propri sensori rilevando PM, VOC e formaldeide e inviando i dati tramite rete WIFI ad una piattaforma digitale che ne permette l’intuitiva visualizzazione. Inoltre, invia un messaggio di allerta quando una delle sostanze rivelate supera le soglie di sicurezza consigliate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Laqy ha un’architettuta sviluppata sul concetto di IoT, quindi predisposta per interfacciarsi con altri dispositivi Laqy o di altro genere. Una caratteristica esclusiva che consentirà, in futuro, la costituzione di una comunità pubblica di monitoraggio della qualità dell’aria: è in preparazione, infatti, una piattaforma digitale dove sarà possibile raccogliere e visualizzare i dati sull’inquinamento indoor, con il fine ultimo di costruire una fotografia interattiva della qualità dell’aria negli ambienti confinati.

Attualmente il dispositivo Laqy non è ancora commercialmente disponibile, sono appena cominciati i primi test fuori dal laboratorio, testando la tecnologia grazie alla collaborazione di un gruppo ristretto di persone.

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