Coyzy, l’app antiviolenza ideata dalla Start Up Well-Fare

Well-Fare è una Start Up a impatto sociale incubata presso il MIP Murate Idea Park di Firenze, tra i finalisti dell’edizione 2018 di Open-F@b Call4Ideas, il contest lanciato da BNP Paribas Cardif che lo scorso anno era proprio dedicato alla positive impact innovation. La sua app sarà lanciata sul mercato entro il 2019

Pubblicato il 09 Ott 2019

Concetta Desando

Redattore

Si stima che il 2% del PIL Mondiale sia speso per spese sanitarie per la cura post evento di violenze. Senza considerare l’impatto su persone e famiglie. Un dato allarmante, che va unito all’aumentare della sensazione di mancata sicurezza delle persone. A volte, dietro la nascita di una Start Up, non c’è una tecnologia disruptive ma un bisogno sociale. È il caso di Well-Fare, startup innovativa toscana che si presenta come una “piattaforma digitale di welfare sociale” e che ha ideato Coyzy, un’app per la violenza interpersonale (dalla violenza sulle donne, al bullismo, al mobbing). “La Start Up – racconta il co-founder Luca Piras – intende sviluppare ‘sinergic solutions’, ossia soluzioni non core per banche e assicurazioni, ma che danno un alto valore aggiunto ai clienti. Coyzy ha lo scopo di dare utili strumenti di prevenzione e di mitigazione dell’impatto di un atto di violenza interpersonale”. Dunque una Start Up dall’impatto sociale. Non a caso Well-Fare è tra i finalisti dell’ edizione 2018 di Open-F@b Call4Ideas lanciata da BNP Paribas Cardif e dedicata, l’anno scorso, proprio alla positive impact innovation.

Come nasce Well-Fare

Dietro il progetto di Well-Fare ci sono Luca Piras e Marco Nari, trentenni toscani che insieme hanno in totale 15 anni di esperienza in aziende assicurative italiane e 5 anni in ambito digitale. Ai founder si è unito Alessio Balsini, altro giovane con in tasca un dottorato al Sant’Anna di Pisa ed esperienza come ingegnere informatico in Google a Londra.

L’idea nasce nel 2017 proprio grazie al lavoro in ambito assicurativo: “Ci siamo resi conto che non c’erano soluzioni per prevenire la violenza” racconta Piras. I due co-founder parlano del progetto a Pontedera, in provincia di Pisa, ma la Start Up nel dicembre 2018 è incubata presso il MIP Murate Idea Park di Firenze, che sta aiutando i giovani imprenditori nella validazione della soluzione e nel lancio sul mercato.

“La violenza può colpire chiunque purtroppo, e non ci sono abbastanza strumenti e formazione per prevenire tali eventi. Ecco perché abbiamo pensato a Coyzy. Uno strumento accessibile a tutti e utilizzabile in qualsiasi momento, per prevenire atti di violenza in ambito domestico, lavorativo, scolastico e nel tempo libero. Quindi non solo violenza sessuale, ma anche domestica, bullismo, mobbing” continua Piras. Spiegando come funziona Coyzy, l’app che la Start Up intende lanciare sul mercato entro la fine del 2019. “Saremo pronti a breve per il primo test. Abbiamo incontrato molti professionisti, realtà bancarie, assicurative e del welfare. Tra questi anche BNP Paribas Cardif, che ha selezionato la nostra soluzione per la finale di Open-F@b Call4Ideas 2018 tra oltre 129 progetti, pervenuti dall’Italia e dall’estero, a testimonianza che il tema è molto sentito”.

“Coyzy è una soluzione rivolta a tutte le persone – continua Luca Piras – che vogliono approfondire la tematica e essere utili a sé stessi e alle persone care. Immaginiamo che i principali nostri utenti saranno donne e genitori, in quanto soggetti più sensibili al tema. Ma più persone riusciremo a coinvolgere, più il nostro obiettivo di prevenzione e creazione di una rete di sicurezza con una community che condivide gli stessi valori sarà raggiunto”.

Come funziona Coyzy, l’app antiviolenza ideata da Well-Fare

“Informazione, prevenzione, assistenza e fondo mutualistico. Queste le parole chiave dell’app Coyzy” dice Piras. “Accadono, frequentemente, eventi che hanno un grande impatto sulla quotidianità di persone e famiglie, senza però una idonea copertura assicurativa. Ecco che la soluzione può giungere non dal sistema costituito, ma dalla collettività. Crediamo molto in questo progetto che innova la mutualità sociale, fungendo da aggregatore di servizi utili a persone e famiglie. Vogliamo generare un modello che sia accessibile a tutti, e con un metodo di cultura e intervento che fondi le sue radici nella comunità” puntualizza il founder.

L’app avrà al suo interno 4 aspetti principali:
Video informativi su prevenzione e supporto in caso di violenza interpersonale, effettuati con professionisti del settore: “La cultura e, in particolare, la cultura della prevenzione può aiutare a prevenire tanti casi di violenza. Dalle nostre interviste risulta infatti che le persone hanno bisogno di informazione perché non conoscono le varie casistiche di violenza, come difendersi o comportarsi nei vari casi, come essere consapevoli di essere a rischio, come rendersi conto se una persona vicina è vittima di violenza, a chi, quando e come rivolgersi in caso di bisogno” continua Piras;
Strumenti di prevenzione: ossia una serie di funzioni dell’app che aiuteranno a prevenire, documentare, avvisare in caso di violenza (Posizionamento, Alert, Fake Call, Live/Video/audio register, “Defender Button”, Avvisi, ecc.). “In questo modo la tecnologia aiuta le persone ad essere più sicure”;

Guida e assistenza: dare accesso diretto a servizi di assistenza qualificata (psicologica, legale, sanitaria). “Abbiamo inserito questa funzionalità perché tutte le vittime testimoniano che non ricevono un’adeguata assistenza rivolgendosi ai comuni professionisti” aggiunge l’imprenditore;
Community, che condividerà i valori della piattaforma; costituirà una “rete di sicurezza” e sarà incentivata a donare sostegno alle vittime di violenza. “Spesso le vittime tendono a isolarsi; con Coyzy possono trovare una community a loro sostegno. Inoltre, aiutandosi fra di loro, gli utenti possono prevenire tali eventi, perché una ‘community di difensori’ può essere utile ad allontanare violenti o a intervenire prontamente”.

Il target di riferimento sono soprattutto madri e figlie di diverse età, dall’adolescente alla figlia che studia fuori sede. Il business model prevede un’iscrizione free e personal, con una fee minima mensile di 2 euro per avere accesso a contenuti e servizi esclusivi.
Dopo una serie di indagini e interviste, la Start Up ha potuto studiare le varie alternative, dando l’attuale forma alla soluzione, definendo anche la Vision di collegare l’app a strumenti di Home Device e Wearable in futuro. “Attualmente – spiega Alessio Balsini – stiamo sviluppando la soluzione con tecnologia Cloud per la piattaforma web e parallelamente l’app con le attuali prassi a disposizione. L’intento è lasciare in mano di chiunque abbia uno smartphone uno strumento non solo informativo, ma che funga da guida alle best practices in un’ottica di prevenzione e supporto”.

Del resto, la sola informazione non basta. Servono anche strumenti utili. E Coyzy può essere uno di questi.

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Concetta Desando
Redattore

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collabora con testate nazionali

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