Taxi in sicurezza, l’iniziativa della startup Wetaxi con Yolo

Come si fa a ritrovare serenità e sicurezza nei tassì? La domanda vale lato utente e lato conducente, naturalmente, e secondo la startup Wetaxi la risposta sta nella responsabilità e in alcune precauzioni, tra cui quella di una copertura assicurativa che tuteli un lavoro essenziale nel trasporto pubblico locale

Pubblicato il 03 Giu 2020

Barbara Bosco

Redattore

Come si fa a rinunciare ai taxi? Impossibile, soprattutto nelle aree ad alta densità in cui le politiche di salvaguardia ambientale pre-coronavirus ci avevano già abituato a rinunciare ai mezzi privati a favore di quelli pubblici, di quelli condivisi e dei taxi, appunto. Eravamo all’alba di una nuova mobilità. Nello scorso decennio è nato un colosso mondiale come Uber a cavallo di una nuova mobilità; e sulla scia del suo contestatissimo business, le cooperative e le società di taxi locali si sono digitalizzati e sono nate anche startup, per esempio anche Wetaxi, nata all’interno del Politecnico di Torino da un gruppo di 5 professionisti, con l’obiettivo di creare una piattaforma per modernizzare e digitalizzare la mobilità. A giugno 2017, assieme alla cooperativa Taxi Torino ha lanciato il suo servizio nel capoluogo piemontese portando per la prima volta in Italia, il servizio taxi a tariffa massima garantita e il taxi condiviso.
E in questa fase post-coronavirus, la startup reagisce adesso con estrema agilità lanciando una nuova iniziativa chiamata WeCare che parte da Roma, in collaborazione con la cooperativa Samarcanda.
Che cos’è WeCare? E’ un programma di assistenza gratuito pensato per i tassisti che agisce su un duplice piano: da un lato, si mettono in campo una serie di azioni per rendere sempre più sicuro il viaggio in taxi; dall’altro, si offre la polizza Yolo Protezione Pandemia distribuita da YOLO e pensata per tutelarsi dalle sindromi influenzali di natura pandemica.
“L’emergenza sanitaria ha colpito il settore in modo importante”, spiega Massimiliano Curto, CEO di Wetaxi. “Dopo aver messo in campo le misure necessarie ad arginare il contagio sospendendo il taxi condiviso e lanciando il servizio di Delivery per le spedizioni delle merci, ora con WeCare e con le azioni pensate per l’utenza vogliamo sostenere i nostri partner, permettere ai tassisti di continuare il proprio lavoro in sicurezza e rassicurare tutti i cittadini in questo momento difficile, in cui bisogna adeguarsi ad una nuova normalità”.
“È fondamentale pensare alla tutela della salute di tutta la popolazione e in particolar modo di chi svolge un ruolo essenziale nel trasporto pubblico locale: la collaborazione tra queste importanti strutture garantisce un aiuto concreto ai tassisti della Capitale”, commenta Fabrizio Finamore, presidente della cooperativa Radio Taxi Samarcanda di Roma.

Taxi più sicuro anche per gli utenti

Wetaxi mette al sicuro anche gli utenti: continua ad essere sospeso il servizio di taxi condiviso (per evitare che si viaggi in più persone insieme) e con i sistemi di pagamento elettronico in app viene eliminato del tutto lo scambio di contante. A questo si aggiungono le disposizioni adottate dalle Cooperative già in fase di lockdown: sanificazioni quotidiane, mascherine e guanti obbligatori per i tassisti e divisori tra conducente e passeggeri.
“In questa fase delicata di ripresa, quello della mobilità è un tema cruciale: con le capacità dei mezzi pubblici ridotti la congestione è all’ordine del giorno e per paura gli utenti tendono a scegliere la vettura personale per muoversi”, aggiunge Curto. Tuttavia, post lockdown è necessario compiere delle scelte anche in ottica green, per l’ambiente e per gli spazi urbani. “Tra i mezzi disponibili il taxi è dunque uno dei più sicuri e rappresenta in termini ambientali l’alternativa migliore all’auto privata per potersi muoversi in città e su distanze medio-lunghe, dove la mobilità dolce (tutta quella non motorizzata, ndr.) non può soddisfare la domanda”.
Nella smart mobility dopo il coronavirus molte cose cambieranno. Tra gli aspetti più importanti sembra essere in questa fase il tema della sanificazione dei mezzi, rispetto al quale anche grandi società hanno già cominciato a muoversi con proposte tech.
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Barbara Bosco
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Giornalista pubblicista e web copywriter, lavora soprattutto per stampa specializzata, web e collabora con agenzie di stampa e di comunicazione.

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