Big G scommette sulle assicurazioni sanitarie private

Google continua a investire, con la sua società di venture capital, nel settore assicurativo. Ultima operazione: Collective Health, una startup Usa che offre un servizio innovativo per la copertura sanitaria ai dipendenti

Pubblicato il 02 Nov 2015

Il settore delle assicurazioni sanitarie nel mirino di Google Ventures, la società di venture capital di Google, che ha da poco partecipato al finanziamento di serie C, per un totale di 81 milioni di dollari, della startup californiana Collective Health, fondata nel 2013 a San Mateo. Con questa nuova iniezione di liquidità la società di software e servizi IT alle imprese che opera nel settore insurance ha raccolto, in meno di due anni, 119 milioni di dollari da una rosa di investitori, tra i quali NEA, Founders Fund, Maverick Capital, Redpoint Ventures, RRE Ventures e ora anche Google Ventures. I prossimi obiettivi sono l’espansione in altre località della California e degli Stati Uniti, puntando a gestire circa 2 miliardi di risarcimenti assicurativi, entro il 2017, e ad ampliare i suoi team di vendite, marketing e infrastrutture. Si parla anche di soluzioni in partnership con società leader nel campo assicurativo, anche se non sono stati specificati i probabili interlocutori.

Collective Health è nata in seguito all’esperienza personale del suo co-fondatore, Ali Diab, che si è visto negare il rimborso dalla sua assicurazione sanitaria, nonostante avesse rischiato la vita per un problema intestinale. Insieme con il suo socio, Rajaie Batniji, medico ed economista politico presso l’Università di Stanford, ha quindi deciso di creare una startup che rispondesse ai bisogni delle aziende che si trovano a gestire centinaia di contratti di assicurazioni sanitarie, aiutandole a scegliere le soluzioni migliori sul mercato, a sbrigare le pratiche dei dipendenti, a rispondere alle loro domande e a monitorare il benessere generale dei lavoratori, in base ai dati salvati nella sua piattaforma. Collective Health non si assume il rischio finanziario, ma opera in associazione con alcune compagnie assicurative americane, come Anthem e Blue Shield of California, servendosi della loro rete di medici e ospedali. La sfida consiste nel convincere le aziende che vale la pena spendere circa 50 dollari al mese per ogni lavoratore assicurato, a fronte di una serie di semplificazioni nella gestione dei pacchetti assicurativi.

Le assicurazioni private negli Stati Uniti hanno un valore di un miliardo di dollari, più di un terzo di quanto è stato speso nel Paese per l’assistenza sanitaria pubblica lo scorso anno, eppure, secondo Collective Health, la gestione da parte delle aziende è ancora molto arretrata nel modo di scegliere le offerte migliori e di comunicare con i dipendenti e le loro famiglie. Per questo Google Ventures ha deciso di scommettere su questo settore che ha alti margini di crescita, essendo al secondo posto tra le principali spese aziendali.

(Leggi anche “Se anche Big G comincia a occuprasi di polizze”)

Per le imprese che si affidano a Collective Health è anche importante monitorare le condizioni di salute dei dipendenti, attraverso i dati aggregati dalla piattaforma tecnologica, in modo da ottenere informazioni utili a indirizzare la scelta verso i pacchetti assicurativi più convenienti.

“Le migliori aziende non solo sono motivate a mantenere bassa la spesa sanitaria – ha commentato Blake Byers, General Partner di Google Ventures – ma vogliono anche che i loro dipendenti siano produttivi, sani e felici. I datori di lavoro puntano al benessere della loro forza lavoro e Collective Health è un sistema innovativo per gestire e analizzare i dati sulla salute in modo da raggiungere questo obiettivo. Nello stesso tempo, il sistema di gestione consente ai datori di lavoro di avere informazioni e strumenti per scegliere le opzioni sanitarie più confacenti alla loro realtà, in modo intuitivo e facilmente accessibile”.

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