LA GUIDA

Insurance on-demand: cos’è, come funziona e quali startup ci stanno puntando

Le polizze on-demand sono un innovativo modello di assicurazione che fa leva su tecnologia e mette al centro il cliente e i suoi bisogni di momento in momento. Come funziona e chi la offre

Pubblicato il 12 Lug 2023

Donatella Cambosu

Redattore

Maura Valentini

Web Editor

Uno dei trend insurtech che sta cambiando il settore assicurativo è quello dell’ on-demand insurance, o assicurazioni on demand, un formula che usa la tecnologia per mettere al centro i bisogni del cliente con soluzioni più flessibili rispetto a una polizza classica.

Secondo la recente indagine di Italian Insurtech Association con EY presentata in occasione dell’Insurtech Day 2023, quello delle assicurazioni on-demand è un trend considerato ancora poco prioritario per il settore a causa della complessità di implementazione. Nondimeno, si tratta di un’evoluzione interessante che ha grande potenziale, specialmente quando affiancata alla più popolare embedded insurance, che permette l’acquisto di polizze tramite fornitori di servizi terzi.

Cos’è la on-demand insurance?

Talvolta chiamata anche instant insurance, che è in realtà un suo sottoinsieme,  la on-demand insurance è un modello di assicurazione digitale che permette alle compagnie di rispondere al bisogno assicurativo di un potenziale cliente esattamente nel momento in cui sorge il bisogno e solo per il tempo necessario. Il processo è tutto digitale, molto veloce, il servizio è in abbonamento e con un chiaro pricing. 

I casi di applicazione sono molteplici: in occasione di un viaggio, se si guida l’auto di un’altra persona o si usa la bicicletta, quando si pratica uno sport occasionalmente (ad esempio una partita a calecetto con gli amici), se si utilizza un servizio di sharing mobility, se si fanno dei lavori in casa, se si desidera proteggere determinati beni dall’auto allo smartphone. Gli utilizzi sono potenzialmente illimitati e possono conquistare il cliente con vantaggi quali la velocità di sottoscrizione, la personalizzazione, la convenienza, la flessibilità, la trasparenza.

Assicurazioni on-demand: come funziona la tecnologia

Come è facile intuire, la trasformazione digitale è il fattore abilitante che permette di realizzare questi modelli assicurativi.

Una caratteristica distintiva è la completa digitalizzazione del processo di acquisto, via web e ancor di più via mobile: occorre dunque una piattaforma che da un lato sia sostanzialmente un e-commerce dotato di una interfaccia cliente semplice, intuitiva e trasparente, dall’altro sia in grado di processare i dati e automatizzare il processo sottoscrizione.

TLe principali tecnologie dietro le polizza on-demand sono cloud, intelligenza artificiale, sistemi di analisi dei big data e di automatizzazione, sensori o device telematici (nel caso auto), IoT e blockchain.

Le startup internazionali dell’on-demand insurance

Nel panorama internazionale sono diverse le startup insurtech con un modello on-demand: ad esempio troviamo Trov, Slice e Cuvva.

Trov, società nata in California, ha ideato (sin dal 2012) una tipologia di polizza assicurativa assolutamente innovativa, che si indirizza in particolare ai millennial: polizze on-demand, per salvaguardare i propri beni personali (computer, smartphone, tv, biciclette, strumenti musicali, equipaggiamento sportivo, macchine fotografiche, ecc), anche per un breve lasso di tempo. Polizze che possono essere “accese o spente” con un paio di passaggi sul telefonino al momento della necessità, i reclami stessi possono essere gestiti nello stesso modo: addirittura con una chat in real time. La società ha già una dimensione globale grazie anche alla sua strategia di collaborazione con le grandi Compagnie.

Ne abbiamo parlato qui.

Cuvva è una startup europea, per l’esattezza è scozzese e ha ideato un modello di polizza auto on-demand che probabilmente è venuto in mente milioni di volte a tanti automobilisti, ma mai realizzato prima: in sostanza, permette di acquistare l’assicurazione tramite un abbonamento mensile compreso tra le 10 e le 30 sterline, a seconda della vettura e alla città in cui si vive, che copre il rischio legato a un’auto “ferma”. Alla necessità, cioè quando l’assicurato intende usare la vettura, tramite l’applicazione Cuvva si effettua una sorta di “rabbocco” dell’abbonamento, a partire da 1,20 sterline all’ora, solo per il tempo che si prevede di guidare. La società dichiara che permette di fa risparmiare fino al 70% sui costi assicurativi a proprietari che percorrono meno di 4000 miglia all’anno. Una possibilità che riduce i costi e va incontro ai nuovi modelli di mobilità urbana.

Ne abbiamo parlato qui.

Slice, nata a New York, ha cominciato con un primo prodotto assicurativo on-demand destinato alle persone che affittano la propria casa, o stanze, attraverso piattaforme online come Airbnb, HomeAway, OneFineStay and FlipKey. Adesso offre polizze anche per il ride-sharing e per la cyber secutiry, sempre con la formula on demand e rimanendo un intermediario assicurativo che collabora con grandi Compagnie. Slice rende molto semplice l’attivazione della polizza perchè una volta che l’utente è registrato, la copertura viene aggiunto automaticamente per i giorni indicati dal cliente o attraverso un messaggio testuale, il tutto attraverso l’app mobile.

Ne abbiamo parlato qui.

On-demand insurance in Italia

In Italia, l’attore principale nel campo dell’on-demand insurance è Yolo (di cui abbiamo parlato diverse volte): un intermediario assicurativo esclusivamente digitale che nel 2022 è stato il primo insurtech italiano a quotarsi in Borsa. Yolo si rivolge al consumatore digitale tramite un’offerta di polizze ad hoc che risponde ai suoi bisogni. Tramite l’app è possibile sottoscrivere prodotti instant e pay per use su base giornaliera o mensile: dalla copertura viaggi, alla protezione volo e del proprio smartphone e coperture per attività sportive. Yolo ha adottato un modello di business che fa leva su una piattaforma tecnologica (che fornisce anche alle Compagnie), ma anche moltissimo sulle alleanze strategiche. 

Altro progetto interessante è Neosurance, ex scaleup nata a Milano nel 2016 che nel 2022 ha fatto exit con l’acquisizione della maggioranza del suo capitale da parte dello storico broker assicurativo MAG. Neosurance ha sviluppato una tecnologia B2B basata su intelligenza artificiale e machine learning che permette alle compagnie di proporre micro polizze istantanee dove, quando e per quanto serve al cliente.

Un’altra startup insurtech nel mercato on-demand in Italia è Poleecy (di cui abbiamo parlato qui): nata a Roma nel 2018, ha sviluppato un’app dedicata alle polizze temporanee basata su tecnologie blockchain.

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Maura Valentini
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Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Nel gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp e InsuranceUp.

Donatella Cambosu
Redattore

Scrive di tecnologie, startup e innovazione da oltre 15 anni. Dal 2015 collabora con il Gruppo Digital360, in particolare con le testate Startupbusiness, University2Business, EconomyUp. Collabora con InsuranceUp sin dal lancio del portale avvenuto nel 2015 e ha maturato un'ampia esperienza in ambito insurtech.

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