Tesla Insurance è arrivata e userà i dati per concorrere sui prezzi

Secondo Elon Musk i costi delle polizze auto dovrebbero diminuire con l’avanzare di tecnologie big data che migliorano la sicurezza. Una filosofia che non ha trovato troppa sponda tra le Compagnie tradizionali, quindi l’imprenditore fa da sè: ecco la Tesla Insurance

Pubblicato il 06 Set 2019

Concetta Desando

Redattore

Non più solo auto elettriche e infrastrutture di ricarica: l’ecosistema Tesla cresce e arriva anche nel ramo assicurativo, come lo stesso fondatore e ceo aveva preannunciato alcuni mesi fa. L’azienda di Elon Musk ha infatti lanciato la scorsa settimana (per ora solo per gli utenti californiani) Tesla Insurance, un’offerta assicurativa “a prezzi competitivi – sottolinea una nota – progettata per offrire ai proprietari di Tesla tariffe inferiori fino al 20% e in alcuni casi fino al 30%”.

La polizza offerta ai proprietari delle elettriche della casa californiana, prosegue la nota, “è in grado di sfruttare la tecnologia avanzata, la sicurezza e la manutenzione delle nostre auto per fornire un’assicurazione a un costo inferiore”, che tiene conto anche dei sistemi di sicurezza attiva e delle funzionalità di assistenza alla guida montati a bordo dei veicoli.

Proprio Musk è da sempre tra i principali sostenitori della filosofia secondo la quale i costi assicurativi debbano essere sempre più ridotti man mano che la tecnologia di assistenza alla guida e di guida autonoma aumenta la sicurezza dei veicoli. E poiché le grandi compagnie americane hanno sempre risposto che per ora non ci sono dati a sufficienza per verificare e convalidare le promesse dell’industria automobilistica sui vantaggi, in termini di sicurezza, dell’innovazione tecnologica, rifiutando così di abbassare i prezzi, il patron di Tesla ha deciso di fare da sé.

Alla base del calcolo del premio assicurativo di Tesla Insurance (il cui tariffario per il momento non è noto), infatti, sembra esserci una mole di dati ottenuti proprio dalle vetture: dai tracciati gps alle immagini delle telecamere di bordo, dalla telemetria sui sistemi di bordo all’utilizzo della guida autonoma. Dati che, ha garantito il capo del settore assicurativo dell’azienda di Musk, Matthew Edmonds, saranno utilizzati solo dietro esplicita autorizzazione del conducente per ottenere un premio personalizzato e solo in base alle leggi dei singoli Stati nei quali il prodotto assicurativo verrà venduto. Per il resto, assicura Tesla, il calcolo dei tassi assicurativi si basa sulle caratteristiche delle auto e su un’enorme mole di dati aggregati anonimi, oltre che sui soliti parametri standard utilizzati da qualunque compagnia assicurativa come età del conducente, anni di esperienza alla guida, incidenti pregressi e chilometraggio annuale.

Per quanto riguarda invece il partner assicurativo al quale la casa californiana si appoggia, il nome non è stato ufficialmente reso noto. Ma sul sito web del Dipartimento delle Assicurazioni della California Tesla risulta autorizzata ad agire come mediatore per conto di State National Insurance Company Inc, divisione della multinazionale assicurativa Markel.

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Concetta Desando
Redattore

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collabora con testate nazionali

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