Uyolo, il social network a impatto sociale che ha conquistato BNP Paribas Cardif

Tra i vincitori dell’edizione 2018 di Open-F@b Call4Ideas, Uyolo è una piattaforma digitale innovativa per promuovere la filantropia strategica e la cittadinanza attiva. La sfida è trasformarlo in uno strumento usato dalle aziende: tra i primi a testare questa innovativa soluzione proprio BNP Paribas Cardif

Pubblicato il 17 Apr 2019

Concetta Desando

Redattore

Passare dallo status di social network per singoli utenti a uno strumento usato nelle aziende. Per Uyolo la vittoria di Open-F@b Call4Ideas 2018, la call promossa da BNP Paribas Cardif, non è solo fonte di soddisfazione e motivo di orgoglio. Ma una tappa per far crescere il business: “BNP Paribas Cardif testerà il prodotto in azienda” dice Alessandra Gargiulo, co-founder della startup che si è aggiudicata il terzo posto nella call lanciata dalla compagnia assicurativa dedicata alla positive impact innovation.

E il settore non potrebbe essere più indicato: perché Uyolo è una community dedicata a chi desidera cambiare il mondo. Facile a dirsi, difficile a farsi. Ma non per Alessandra Gargiulo e il suo team: “Parlare di collaborazione, accoglienza e cooperazione in un contesto sociale come il nostro non è certo semplice. Ma forse proprio per questo ne abbiamo bisogno” dice la giovane imprenditrice. Per capire però perché una startup così giovane (fondata nell’aprile del 2018, nello stesso anno, dopo pochi mesi vince il contest internazionale Open-F@b) ha suscitato l’interesse di un player come BNP Paribas Cardif con il quale sta per avviare un percorso di open innovation, bisogna partire dall’inizio. Ecco come è nata Uyolo e che cosa ha in mente.

Uyolo, l’Instagram per l’impatto sociale

Uyolo è un Instagram per l’impatto sociale, un social network che ha l’obiettivo di ispirare i giovani a diventare attori del cambiamento. Si tratta di “una piattaforma digitale innovativa per promuovere la filantropia strategica e la cittadinanza attiva. La Uyolo App combina le logiche tipiche del social networking con una piattaforma per micro-donazioni e consente agli utenti di interagire e donare alle cause che più interessano attraverso un semplice like” dice la founder Alessandra Gargiulo.
“Uyolo fornisce un modo facile, divertente e appagante per sensibilizzare i giovani sulle questioni sociali e ambientali importanti e attuali, come la crisi migratoria globale e il cambiamento climatico. Fornisce non solo una finestra sul mondo, ma anche un’opportunità per impegnarsi e fare la differenza nella quotidianità”, continua la giovane imprenditrice che punta sulla generazione dei Millennials per dare il via al cambiamento. Poche piattaforme di raccolta fondi hanno la capacità di coinvolgere i giovani ogni giorno. Invece, Uyolo mira ad affrontare il crescente appello del Millennials all’impatto e alla giustizia sociale, grazie alla sua interfaccia semplice e attraente, e a un approccio basato sulla piena trasparenza e fiducia. Le associazioni no-profit a cui possono donare gli utenti, infatti, sono tutte certificate da Uyolo dopo un processo di selezione volto a garantirne trasparenza e affidabilità.
Creata con l’obiettivo di democratizzare la filantropia e renderla più raggiungibile, innovativa, e coinvolgente, la piattaforma ospita già oltre 300 utenti e 15 organizzazioni no-profit di diversi Paesi, tra cui Tanzania, India, Lituania, Ucraina, Francia, Italia e Stati Uniti.

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La visione di Uyolo è quella di promuovere la filantropia e il volontariato tra i giovani sostenendo nel contempo i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite nel 2015 per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e assicurare prosperità entro il 2030” puntualizza la founder. Milanese, 27 anni, dopo una laurea in affari internazionali all’università americana di Roma frequenta un master in cooperazione e sviluppo a Parigi. Durante il master frequenta nel 2014 uno stage di sei mesi in Sudafrica. “Facevo consulenza di management ad alcune associazioni no-profit e collaboravo con alcune aziende locali per aiutarle a trovare i progetti su cui investire” racconta. È durante questa esperienza che Alessandra nota qualcosa di particolare del mondo delle associazioni no-profit: “Siamo disposti a donare alle associazioni che hanno più visibilità e non conosciamo le piccole realtà locali che spesso, pur se sconosciute, sono più efficaci perché a contatto con la gente del luogo. La mancanza di trasparenza e fiducia influenza anche le donazioni delle aziende” spiega. Così decide di realizzare un questionario per analizzare l’atteggiamento delle persone di fronte alle donazioni: “Molte persone hanno confermato che, quando vengono a conoscenza tramite i media, di situazioni di disagio e bisogno, vorrebbero dare una mano ma non sanno come fare perché non sanno da dove iniziare e di chi fidarsi. Tutti, poi, hanno detto che se si fidassero delle associazioni no-profit e sapessero a chi donare donerebbero il doppio. Da qui è nata idea di creare una piattaforma che mettesse in relazione associazioni certificate di cui fidarsi con utenti e aziende” racconta ancora la giovane milanese.
Nell’aprile del 2018 viene fondata la startup Uyolo con sede a Milano e uffici anche a Parigi. Il nome deriva dal termine “Xhosa” che significa felicità. Ad Alessandra Gargiulo si uniscono Yetoe Menye Akakpo Guetou (originario del Togo ma in Italia da sedici anni, esperto di social network) e Audrey Solène Touboulic (francese, lavora a Singapore con un network di filantropi asiatici). Obiettivo: contribuire allo sviluppo di un’economia etica e sostenibile. Un obiettivo che non passa inosservato a BNP Paribas Cardif.

Il percorso di Open Innovation con BNP Paribas Cardif

La vittoria di Open-Fa@b Call4Ideas è decisiva nel percorso di crescita di Uyolo. “Grazie al supporto di BNP Paribas Cardif stiamo progettando per giugno 2019, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, un evento di lancio per promuovere il progetto” continua Alessandra Gargiulo. Non solo. BNP Paribas Cardif si è offerta di testare il prodotto a livello aziendale: “Stiamo sviluppando insieme alla Compagnia l’offerta che andremo a proporre alle aziende. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di aiutare le aziende a promuovere le proprie iniziative di responsabilità sociale d’impresa” continua la founder. Finora, infatti, la app di Uyolo è stata utilizzata da singoli individui. Ma le cose che si possono fare con Uyolo a livello aziendale sono diverse: “Organizzare eventi di volontariato aziendale, possibilità per i dipendenti di donare una parte dello stipendio o dei benefit oppure dedicare le proprie competenze a supporto di un’associazione no-profit. Nello specifico con BNP Paribas Cardif stiamo pensando a un prodotto basato sulla possibilità di regalare un’assicurazione a chi ne ha bisogno” puntualizza l’imprenditrice. E conclude: “Questo non è solo un modo di fare business in maniera solidale ma anche un un’opportunità per consolidare il rapporto tra azienda e dipendenti o clienti quando decidono di condividere gli stessi ideali”.

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Concetta Desando
Redattore

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collabora con testate nazionali

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