Connected Car, le prospettive per le assicurazioni in un mercato da oltre un miliardo

Quello della connected car è un settore interessante per le assicurazioni per la sua stretta (e complessa) relazione con la sfera della sicurezza. Secondo i dati della ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, sono 17,3 milioni i veicoli connessi a fine 2020, quasi il 45% del parco circolante in Italia

Pubblicato il 28 Mag 2021

Quello della connected car è un settore particolarmente interessante per le assicurazioni per la sua stretta (e complessa) relazione con la sfera della sicurezza. In particolare, l’implementazione dei sistemi ADAS presenta notevoli opportunità per l’insurance.

Nonostante in Italia il mercato dell’auto nel suo complesso abbia subito un crollo del -27,9% nel 2020, quello della Connected Car ha registrato solo una lieve flessione del -2% e ha totalizzato gli stessi numeri del 2019, arrivando a toccare quota 1,18 miliardi di euro. Secondo i dati della ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, sono 17,3 milioni i veicoli connessi a fine 2020, quasi il 45% del parco circolante in Italia.

Un target quindi molto interessante per il settore assicurazioni, specialmente considerando che la sicurezza rappresenta una delle motivazioni di acquisto più importanti per gli utenti finali, il che denota una tendenza di consapevolezza del rischio e desiderio di soluzioni mirate a minimizzarlo.

Sempre più integrati nei nuovi veicoli sono i sistemi di assistenza alla guida (ADAS), quali la frenata automatica di emergenza o la verifica della presenza di veicoli nell’angolo cieco. Questi sistemi fanno registrare a fine 2020 un valore di 600 milioni di euro.

Adas (guida assistita): a che punto siamo e quali effetti avrà sulle assicurazioni

Emerge quindi la possibilità di capitalizzare su questo trend, sviluppando l’offerta di polizze assicurative in cui il premio varia sulla base del numero e della tipologia di sistemi ADAS presenti a bordo veicolo.

Sono sempre più numerose le compagnie assicurative che lavorano a offerte di questo tipo, che tengano conto della presenza di tali sistemi, e quindi del ridotto rischio di incidente, per offrire uno sconto sul premio assicurativo. In particolare, secondo alcune stime dell’Osservatorio, prendendo come riferimento un campione di auto dotate di sistemi ADAS con cilindrata compresa tra 1.300 e 1.800 cc, e a fronte di un premio equo iniziale compreso tra 170 e 200 €/anno, è possibile ottenere una riduzione del rischio di incidente compresa tra il 15 e il 20%, con conseguente decremento del premio equo pari 25-40 €/anno.

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