Forrester Reasearch: il 2018 sarà l’anno ‘duro’ dell’Intelligenza Artificiale

E’ tempo di passare dalle parole ai fatti: se nell’ultimo anno il termine artificial intelligence ha raggiunto il suo picco di popolarità, per le aziende ora giunge il momento di implementare e gestire seriamente questa rivoluzionaria tecnologia

Pubblicato il 20 Dic 2017

Il 70% delle aziende si aspettano di implementare tecnologie di intelligenza artificiale nei prossimi 12 mesi, nel 2016 erano stati il 40% e il 51% nel 2017, lo afferma il report di Forrester Research ‘Predictions 2018: The Honeymoon For AI Is Over’.

Il termine ‘intelligenza artificiale‘ è stato tra i più utilizzati in ambito tech (e non solo) nell’ultimo anno, anche se esistea ancora molta confusione su cosa si intenda: in questo articolo di AI4Business, molto approfondito, se ne spiega il significato che in estrema sintesi è definibile come l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umane. Guardando al settore informatico, potremmo identificarla come la disciplina che si occupa di realizzare macchine (hardware e software) in grado di “agire” autonomamente (risolvere problemi, compiere azioni, ecc.). Il fermento attuale attorno a questa disciplina si spiega con la maturità tecnologica raggiunta sia nel calcolo computazionale (oggi ci sono sistemi hardware molto potenti, di ridotte dimensioni e con bassi consumi energetici), sia nella capacità di analisi in real-time ed in tempi brevi di enormi quantità di dati e di qualsiasi forma (Analytics).

In ambito assicurativo è certamente uno dei pilastri della trasformazione digitale e dei modelli assicurativi, lo avevamo spiegato qui, come dimostrano anche gli investimenti e i risultati raggiunti da diverse startup insurtech che ne hanno fatto il loro fondamento, una fra tutte Lemonade.

In generale è oramai chiaro che l’intelligenza artificiale sia LA tecnologia sulla quale puntare, sia che si tratti di utilizzarla per migliorare strumenti di interazione con il cliente, per analizzare big data, per organizzare i processi aziendali, per offrire servizi innovativi.

Secondo Forrester, il 2018 sarà l’anno in cui la maggior parte delle aziende inizierà a gestirla in modo più concreto e ponderato: l’intelligenza artificiale e tutte le altre nuove tecnologie come i big data e il cloud computing richiedono ancora un duro lavoro.

Ecco più in dettaglio alcune delle previsioni per il 2018, riportate da Forbes:

Il 25% delle imprese integrerà negli analytics point-and-click con interfacce di conversazione, ovvero si farà strada l’interrogazione dei dati con linguaggio naturale e la consegna delle visualizzazioni risultanti in tempo reale diventeranno caratteristiche standard delle applicazioni analitiche.

Il 20% delle aziende implementerà l’AI nei processi decisionali e per fornire istruzioni e suggerimenti (a clienti, fornitori, impegati) in tempo reale.

L’AI cancellerà i confini tra analisi di dati strutturati e non strutturati. Il numero di imprese che hanno centinaia di terabyte di dati non strutturati è raddoppiato dal 2016, tuttavia solo il 32% delle aziende ha analizzato con successo i dati di testo e ancora meno l’analisi di altre fonti non strutturate. Questo cambierà, in quanto il deep learning ha reso l’analisi di questo tipo di dati più accurato e scalabile.

– La maggior parte dei Chief Data Officer (CDO) passerà dalla difesa all’offesa.  I CDO saranno sempre più orientati al business, grazie alle nuove opportunità per innovare con i dati, sia nei processi aziendali interni che per l’ideazione di nuovi prodotti e servizi. Nel 2018, oltre il 50% dei CDO riferirà all’Amministratore Delegato (34% nel 2016 e al 40% nel 2017).

– L’ingegnere dei dati diventerà più sexy del data scientist

Il 13% delle offerte di lavoro relative ai dati su Indeed.com sono destinate agli ingegneri informatici, contro meno dell’1% per i data scientist, riflettendo la tendenza delle iniziative sui big data che diventano mission-critical e la necessità di fornire un supporto più ampio all’analista aziendale.

– Il mercato dei servizi di insights  raddoppierà come dimostra l’aumentare degli abbonamenti a questi servizi.

Il 66% delle aziende esternalizza già tra l’11% e il 75% delle proprie applicazioni di Business Intelligence. Forrester prevede che fino al 80% delle aziende farà affidamento su fornitori di servizi di approfondimento per alcune delle loro capacità di approfondimento nel 2018.

Altre previsioni nell‘articolo originale su Forbes.

Qui la ricerca di Forrester Research.

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