Insurtech 2023: 5 trend per il settore assicurativo

Il 2023 porterà con sé una serie di novità che continueranno a trasformare l’insurtech e il mondo assicurativo. 5 le tendenze: crescita displinata, Internet of Things, distribuzione ibrida, uso dei dati e customer centricity

Aggiornato il 05 Gen 2023

Il 2023 porterà con sé una serie di novità che continueranno a trasformare il mondo assicurativo, da anni ormai impegnato in una trasformazione digitale che sta scardinando le modalità operative tradizionali a favore dell’uso delle tecnologie. 

Il 2022 ha già segnalato alcune tendenze importanti, destinate a rimanere nel tempo: secondo Digital Insurance, nell’anno appena terminato le compagnie più innovative – chiamate “Insurtech 2.0” – hanno abbandonato l’obiettivo di sostituirsi completamente alle compagnie tradizionali, attive ormai da decenni per iniziare, invece, a collaborare con loro. Allo stesso tempo, complice l’impatto della pandemia, gli enormi investimenti effettuati negli ultimi anni dai fondi venture capital hanno iniziato a diminuire, costringendo i nuovi attori a valutare meglio le proprie opportunità e gestire in modo più efficiente le risorse. 

Vediamo cinque tendenze da tenere d’occhio nei prossimi dodici mesi, per restare al passo con i cambiamenti del settore. 

Insurtech, le tendenze del 2023

1. Crescita disciplinata

Il primo elemento è quello della “crescita disciplinata”. Dopo il calo degli investimenti, le compagnie insurtech vogliono oggi mantenere metriche di crescita ottimali. Anche per questo, nel 2023 le startup punteranno a migliorare le strategia di acquisizione per attrarre le giuste categorie di clienti, capaci di migliorare realmente lo sviluppo dell’azienda da tutti i punti di vista. 

2. Internet of Things

Una seconda tendenza è rappresentata dall’attenzione per l’Internet of Things, i dispositivi interconnessi in grado di scambiarsi dati e informazioni in tempo reale. Oggi questi device sono già sfruttati in diversi settori, dalla casa al marketing, e sono particolarmente diffusi anche in Italia: secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, a fine 2021 erano presenti nel nostro Paese oltre 110 milioni di dispositivi IoT, quasi due per ogni abitante. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), poi, offre possibilità promettenti, destinando allo sviluppo del settore risorse per 30 miliardi di euro

Nel prossimo futuro, le tecnologie IoT potranno essere utilizzate anche in ambito assicurativo per migliorare le attività di sottoscrizione delle polizze, il controllo dei costi e la gestione delle richieste di compensazione. 

3. Distribuzione ibrida

La terza tendenza ha a che fare con le operazioni di distribuzione di prodotti e servizi assicurativi. Nel 2023, infatti, le startup insurtech punteranno su un modello ibrido, che sfrutta al massimo sia la conoscenza e l’expertise degli agenti che le potenzialità della tecnologia, per trarre i migliori risultati in termini di crescita e  capacità di raggiungere il pubblico.

4. I dati

Il quarto punto, invece, è relativo all’importanza dei dati. Se infatti i modelli e gli algoritmi di intelligenza artificiale sono fondamentali per analizzare al meglio le informazioni raccolte e trarne insights efficaci, avere dati accurati e ben conservati è altrettanto importante per raggiungere gli obiettivi di un’azienda. La qualità dei dati, e l’importanza di avere dataset di proprietà con cui lavorare, saranno punti centrali per le compagnie assicurative nel nuovo anno. 

5. Customer centricity

Infine, l’ultima tendenza evidenziata da Digital Insurance riguarda la natura cliente-centrica (customer centric) dei prodotti. Nello scenario attuale le polizze, infatti, tendono a diventare sempre più personalizzabili, così come le modalità di rimborso e di sottoscrizione, con l’obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze di ogni cliente. Queste caratteristiche sono destinate a rimanere al centro dell’attenzione nel 2023, creando vantaggi tanto per i clienti quanto per le compagnie assicurative, che possono così aggiustare i propri obiettivi in base alle richieste degli utenti. 

Articolo originariamente pubblicato il 04 Gen 2023

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