Insurtech Global Outlook 2019, crescono investimenti, ma le big tech incombono

Nel biennio 2016-2018 gli investimenti insurtech hanno raggiunto gli 11,2 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al periodo 2010-2015. Al centro dello scenario ci sono startup e nuove tecnologie, ma anche una nuova minaccia competitiva: i colossi tecnologici

Pubblicato il 25 Set 2019

Donatella Cambosu

Redattore

L’insurtech è in crescita, nel biennio 2016-2018 gli investimenti  hanno raggiunto gli 11,2 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al periodo 2010-2015. Gli investitori sono molto attratti dal settore e sebbene la maggior parte dei fondi si distribuisca ancora sulle startup early stage, vi sono ormai anche operazioni importanti a favore di società innovative più mature.

Dal 2010 al 2018, gli assicuratori hanno partecipato attivamente all’ecosistema delle start-up, investendo in quasi 270 aziende tecnologiche.

La multinazionale di consulenza everis, insieme a NTT DATA, ha pubblicato la terza edizione di InsurTech Outlook 2019, in cui viene analizzato il panorama tecnologico all’interno del mercato assicurativo e la sua evoluzione degli ultimi anni.

Quali sono le principali evidenze del report?

Quali tecnologie sono importanti

Tecnologie cloud (app emobile) intelligenza artificiale, big data, blockchain, sono ritenute i driver della trasformazione e attirano anche gli investimenti. Per esempio, le startup basate sull’Intelligenza Artificiale hanno registrato la crescita (degli investimenti) più elevata: +665% tra i due periodi periodi messi a confronto (2010-2015 cone 2016-2018). Anche le applicazioni mobile avranno un ruolo cruciale: il loro impatto aumenterà nei prossimi anni perché orientate verso la personalizzazione e le piattaforme di aggregazione e confronto.

Rischi e opportunità per le Compagnie

L’importanza assunta dalle nuove tecnologie nel mondo assicurativo ha fatto sì che diverse compagnie in questi ultimi anni abbiano fatto di necessità virtù, cominciando a collaborare con le startup insurtech per affrontare appunto le sfide tecnologiche e sfruttare le nuove opportunità. In questa direzione, è evedente che ci sia ancora molta strada da fare per le Compagnie, l’indagine infatti (condotta tra dirigenti di 43 compagnie assicurative presenti in oltre 10 paesi in Europa, Asia Pacifico e America Latina), evidenzia una consapevolezza che è anche una paura: la stragrande maggioranza degli intervistati ritiene che l’insurtech avrà un impatto dirompente sia sulle loro aziende che sul settore assicurativo nel suo complesso; in particolare, 9 assicuratori su 10 ritengono che una parte delle loro attività correnti sia a rischio a causa delle attività assicurative. 

Entrando nello specifico, il 90% e il 95% degli intervistati ritiene che i rami Salute e Auto, rispettivamente, saranno fortemente stravolti nei prossimi anni; il 60% degli intervistati percepisce un elevato livello di disruption nel settore Commerciale.

La grande minaccia: le tech company

Tra i principali pregi di questo report, l’attenzione dedicata al ruolo delle tech company nell’industria assicurativa dei prossimi anni. E’ un monito: state attente Compagnie perché la vostra più grande minaccia è la disruption che porteranno i colossi tecnologici, Amazon, Alibaba, Apple, Baidu, Facebook, Google.

E’ evidente che queste società hanno la tecnologia, grandi quantità di dati, organizzazioni veloci, modelli di business data-driven, la ‘fiducia’ di miliardi di persone, cultura e strategie di business piuttosto aggressive, l’abitudine a sconfinare in nuove industrie.

Questi colossi tecnologici stanno cercando di innovare nel settore assicurativo collaborando con  startup disruptive per iniziare ad entrare ad esempio nelle assicurazioni sanitarie o delle Pmi. La loro attenzione si sta in particolare concentrando in prodotti assicurativi adattati alle nuove abitudini di vita (casa connessa, auto a guida autonoma) collegandoli attraverso le loro piattaforme e trasformando così il modello di distribuzione assicurativa.

Lo scenario attuale è quanto mai variegato e vede i colossi tecnologici portare avanti inziative proprie in settori che hanno impatto sull’insurance (es: l’auto a guida autonoma di Waymo/Google); alleanze cross-industry che coinvolgono techgiant e startup,  aziende teconologiche, compagnie assicurative. E’ un momento entropico, da seguire con attenzione, anche perché non bisogna dimenticare che tutto questo ha alla sua radice i dati degli utenti/clienti.

Come sottolinea il report, attualmente assicuratori e colossi tecnologici stanno formando alleanze rilevanti, ma non è completamente chiaro (o non è stato ancora affrontato dai legislatori) se, nel lungo termine, questi ultimi potranno utilizzare i dati dei loro utenti e le loro capacità tecnologiche per sfruttarli nel settore assicurativo.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Donatella Cambosu
Redattore

Scrive di tecnologie, startup e innovazione da oltre 15 anni. Dal 2015 collabora con il Gruppo Digital360, in particolare con le testate Startupbusiness, University2Business, EconomyUp. Collabora con InsuranceUp sin dal lancio del portale avvenuto nel 2015 e ha maturato un'ampia esperienza in ambito insurtech.

Seguimi su
Articoli correlati