Internet of Things, la rivoluzione attesa nei prossimi 5 anni

Secondo un rapporto di Business Insider Intelligence i prossimi cinque anni saranno decisivi per la diffusione dei dispositivi IoT, che arriveranno ad essere almeno 40 miliardi entro il 2023. I governi pronti a investire 900 miliardi di dollari per spingere città intelligenti, smart utility, sistemi di telecamere connesse

Pubblicato il 27 Lug 2018

Ci siamo: la rivoluzione IoT tante volte preannunciata è giunta al suo momento decisivo, quello in cui la sua diffusione sarà tale da cambiare per sempre come istituzioni e aziende opereno e le persone vivono. E’ lo scenario previsto da Business Insider Intelligence che al tema dedica “The IoT Forecast Book 2018”.

Nei soli Stati Uniti si stima che il numero di dispositivi domestici smart supererà il miliardo entro il 2023, con un consumo di circa 725 dollari per famiglia, per un totale di oltre 90 miliardi di dollari in spese per soluzioni IoT.

Quanto all’IoT aziendale, le imprese continueranno a investire miliardi di dollari in dispositivi connessi e automazione. Entro il 2023, la base installata totale di sistemi robotici industriali raggiungerà i 6 milioni in tutto il mondo, mentre la spesa annuale per la produzione di soluzioni IoT raggiungerà circa 450 miliardi di dollari.

I governi di tutto il mondo stanno introducendo sistemi IoT per spingere lo sviluppo di città intelligenti dotate di telecamere connesse, lampioni intelligenti e contatori smart per fornire una visione in tempo reale del traffico, dell’utilizzo delle utility, del crimine, fattori ambientali. Si prevede che gli investimenti annuali in questo settore raggiungeranno quasi 900 miliardi di dollari entro il 2023.

Il mercato IoT in Italia

Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il nostro Paese manifesta un trend di crescita molto positivo.

Il mercato dell’Internet delle cose ha raggiunto nel 2017 i 3,7 miliardi di euro, con un incremento del 32% sul 2016. Traina il settore lo Smart metering, che rallenta ma rappresenta ancora il “corpo più grosso” dell’IoT, con 980 milioni di € di vendite per una quota di mercato che arriva al 26% e con una crescita del 3% rispetto al 2016. Un mercato che sente i benefici degli obblighi normativi per il gas che hanno contribuito a portare alla installazione di 2,4 milioni di contatori nel mercato dell’utenza domestica e che nel mondo elettrico sta conducendo alla installazione della seconda generazione di contatori elettrici intelligenti.

L’altro grande fenomeno che sostiene questo sviluppo è rappresentato dall’introduzione e dall’utilizzo dell’Internet of Things nel mondo automotive. L’Internet delle cose nelle auto connesse vale qualcosa come 810 milioni di euro e arriva a rappresentare il 22% del mercato. Da segnalare e sottolineare il tasso di crescita di questo fenomeno che con il 47% di sviluppo sul 2016 ha visto l’arrivo sulle nostre strade di 11 milioni di veicoli connessi nel corso del 2017 che sono ormai quasi il 25% delle vetture in circolazione.

Il fenomeno delle auto connesse è ancora “guidato” dalla diffusione di box GPS/GPRS che arrivano dal mondo assicurativo e che sono destinati alla localizzazione e alla registrazione dei parametri di guida con finalità di controllo del rischio. Questi apparati sono cresciuti del 44% nel corso del 2017, ma in parallelo si rileva una crescita importante delle auto nativamente connesse che aumentano del 68% tanto che nel 2017 il 60% dei veicoli immatricolati è dotato già in produzione di un sistema di connessione.

Il terzo grande fenomeno di questo mercato è rappresentato infatti dalle applicazioni di Smart Building che hanno generato un volume di business pari a 520 milioni di € che arriva a rappresentare il 14% del mercato IoT.

Le “cose intelligenti” per le Smart City valgono 320 milioni di € e sono cresciute con un tasso del 40%. Nella casa, oltre all’IoT che legato a tutta la parte metering arriva nelle nostre case grazie agli effetti delle normative, troviamo una quota crescente di servizi intelligenti che permettono alla Smart Home di rappresentare un business importante con 250 milioni di euro in crescita del 35%.

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