Internet of things, nel 2019 crescita del 24%, Smart Health settore emergente

Vale circa 6 miliardi il mercato italiano 2019 dell’IoT, secondo l’ultima Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Smart meter e auto connesse sono ancora protagonisti, ma l’effetto Covid19 porta in primo piano il settore della Smart Health

Pubblicato il 08 Apr 2020

Anche per il 2019 sono contatori intelligenti e auto connesse a generare quasi metà del fatturato IoT nell’ambito del mercato italiano, rispettivamente 1,7  e 1,2 miliardi di euro; Smart Home, Smart Factory e Smart City gli ambiti più in crescita; Smart meter calore e acqua, Smart Health e Smart Retail promettenti. Sono i principali risultati dell’ultima Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, recentemente presentata per la prima volta con un convegno online, che è stata l’occasione per fare qualche previsione anche sulla base degli effetti dell’emergenza sull’industria IoT.

L’emergenza Coronavirus sta portando una forte accelerazione a tutta la trasformazione digitale e certamente anche il mondo IoT non ne rimarrà esente, come ha sottilineato Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation presentando i dati. ‘Tutta una serie di barriere che abbiamo sempre avuto portando avanti l’innovazione digitale sono improvvisamente caduti. I benefici e i vantaggi dell’innovazione sono percepiti oggi in modo netto, le resistenze al cambiamento sono frantumate. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno c’è oggi la possibilità di fare un balzo in avanti importantissimo nell’innovazione digitale’.

Questo balzo in avanti riguarda anche l’Internet degli Oggetti, che ha avuto una maturazione importante in questi ultimi anni, in Italia e globalmente, sia dal punto di vista quantitativo, sia qualitativo, incidendo anche nell’evoluzione dei modelli di business in logica di servizio e, in generale, diventando un tassello centrale nel percorso di innovazione delle imprese e organizzazioni.

Un percorso di crescita continua e progressiva, che già nel 2020 potrebbe vivere una forte impennata, soprattutto in relazione a settori particolari. In questa fase di emergenza Coronavirus alcune applicazioni Internet of Things stanno dimostrando tutti i loro vantaggi, volgendo un ruolo importante nel supportare cittadini e imprese. Vengono in mente i servizi di teleassistenza tramite dispositivi hardware che permettono di monitorare i parametri vitali dei pazienti da remoto; veicoli a guida autonoma robotizzati per le consegne a domicilio a prova di contagio, come avvenuto in Cina; sistemi di sorveglianza connessi controllano sedi produttive, uffici e magazzini chiusi, attivando centrali operative e pronto intervento in caso di tentativi di infrazione. Inoltre, si stanno diffondendo alcuni nuovi modelli “pay-per-use” e “pay-per-performace” per l’acquisto di oggetti connessi che permettono di dilazionare i pagamenti di macchinari industriali, automobili o dispositivi smart per gli edifici (ad esempio sistemi di illuminazione), pagabili sulla base dell’effettivo utilizzo misurato dagli oggetti connessi.

All’effetto coronavirus va inoltre sommato il fattore ‘tecnologie abilitanti’: nel 2019 sono stati fatti importanti passi avanti sul fronte delle specifiche 5G negli ambiti Mobile Broadband, Mobile IoT e Massive IoT, con molti operatori che stanno passando dalla fase pilota al lancio commerciale di reti su scala globale. I Paesi in prima fila sono Stati Uniti, Corea del Sud e Cina, a livello internazionale, Svizzera, Regno Unito e Austria, in Europa, mentre in Italia sono coinvolti tutti gli operatori di rete, con 14 reti 5G già operative.

Il mercato IoT 2019: 6,2 miliardi

“L’Internet of Things in Italia continua a crescere a ritmi sostenuti in tutti i segmenti di mercato, con incrementi particolarmente significativi nelle soluzioni per la casa intelligente, l’Industria 4.0 e la Smart City – afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things -. La crescita è trainata dalle nuove tecnologie di comunicazione e dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, segno di un mercato che cresce in maturità oltre che in termini di fatturato. Al tempo stesso, prosegue l’evoluzione tecnologica: si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano sempre più use case e sperimentazioni abilitate dal 5G, in grado di abilitare nuove opportunità di mercato, sia in contesti consumer sia business o relativi alla PA”.

Il mercato italiano dell’Internet of Things nel 2019 ha raggiunto un valore di 6,2 miliardi di euro, con una crescita di 1,2 miliardi e del 24% rispetto all’anno precedente, allineata a quella dei principali paesi occidentali (dove oscilla fra il +20% e il +25%) e trainata sia dalle applicazioni più consolidate che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (3,2 miliardi di euro, +14%) sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (3 miliardi, +36%). Una forte spinta viene anche dalla componente dei servizi abilitati dagli oggetti connessi, che registra un +28% e raggiunge un valore di 2,3 miliardi di euro, segno di una crescente maturità del mercato.

Smart Metering e Smart Asset Management nelle utility sono il primo segmento del mercato IoT, con un valore di 1,7 miliardi di euro (+19% rispetto al 2018), pari al 27% del fatturato complessivo, spinto soprattutto dagli obblighi normativi, che hanno portato nel 2019 all’installazione di 3,2 milioni di contatori smart gas (il 58% del totale) e di 5,7 milioni di smart meter elettrici (il 37% di tutti i contatori elettrici). Seguono la Smart Car, che vale 1,2 miliardi di euro (19% del mercato, +14%) e conta 16,7 milioni di veicoli connessi, e lo Smart Building, con un valore di 670 milioni (+12%), legato principalmente alla videosorveglianza e alla gestione dei consumi energetici negli edifici.

I segmenti con la crescita più significativa sono la Smart Home (530 milioni, +40%), trainata in particolare dal boom degli assistenti vocali, la Smart Factory (350 milioni, +40%), che negli ultimi tre anni ha beneficiato degli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, e la Smart City (520 milioni, +32%), che ha visto crescere il numero di progetti avviati da Comuni italiani e la nascita di nuove iniziative e collaborazioni fra pubblico e privato. In linea con la media di mercato è invece la crescita delle soluzioni di Smart Logistics (525 milioni, +26%), utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e di antifurti satellitari, delle applicazioni di Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility (330 milioni, +22%), concentrate sul monitoraggio di macchine per il gioco d’azzardo, ascensori e distributori automatici, e della Smart Agriculture (120 milioni, +20%), dedicata perlopiù al monitoraggio di mezzi e terreni agricoli. Smart Metering acqua e calore, Smart Retail e Smart Health sono ancora marginali ma di grande prospettiva futura.

Smart Health, un settore molto promettente

La  Smart Health  (o Digital Health) assumerà un ruolo molto importante in futuro grazie a una serie di soluzioni che può offrire: dalla tracciabilità dei farmaci e delle attrezzature mediche negli ospedali ai dispositivi di telemedicina per il monitoraggio dei parametri vitali da remoto, dai servizi come l’invio di farmaci a domicilio alla videochiamata con un medico, tutte soluzioni che supportano una diminuzione dell’ospedalizzazione dei pazienti, modalità che oggi in emergenza è diventata necessaria, ma che potrebbe diventare la nuova normalità in futuro.

La convergenza tra IoT e mondo assicurativo in ottica Digital Health è oramai evidente e sarà nei prossimi mesi fortemente accelerata dall’emergenza Covid19.

Infografica - Data-Driven Governance: cos’è e come può far funzionare meglio la Sanità

A questo link la registrazione integrale del webinar di presentazione dei dati.

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