L’impatto coronavirus sullo sviluppo dell’auto autonoma

La pandemia ha reso più attraenti i veicoli autonomi, e sebbene il loro sviluppo debba ancora affrontare diversi ostacoli tecnologici e regolatori, nei prossimi 5 anni assisteremo al loro ingresso nelle nostre vite. La giornalista Sasha Lekach ha spiegato perché

Pubblicato il 07 Set 2020

Riporta un articolo di Mashable, realizzato dalla giornalista Sasha Lekach, che Motional, il nuovo marchio di auto a guida autonoma frutto della partnership tra la startup Aptiv e Hyundai, ha chiesto a circa 1.000 adulti statunitensi nel mese di lugliocosa ne pensassero del veicolo autonomo (AV). Più del 60% ha detto che gli AV “sono la via del futuro”. Un quarto degli intervistati ha detto di essere interessato a sperimentare la tecnologia regolarmente. Solo un anno fa, l’Associazione Automobilistica Americana (AAA) aveva intervistato un gruppo di americani di dimensioni simili con il risultato che il 71% aveva paura di guidare un’automobile autonoma.

Questo passaggio di mentalità è forse dovuto al Covid? Certamente la pandemia e il lockdown hanno avvicinato tutti, anche i più resistenti, al mondo digitale e alle nuove tecnologie, facendone scoprire i vantaggi. Ma forse sta cambiando proprio il concetto stesso di mobilità e anche come intendiamo la sicurezza.

Secondo il Ceo di Motional Karl Iagnemma, (come riporta sempre Mashable) ‘entro il 2025, se non avrai fatto un viaggio personalmente in un veicolo senza conducente, conoscerai senz’altro qualcuno che lo ha fatto”. La predizione è quindi che i prossimi cinque anni saranno decisivi per l’arrivo della driveless car e per la sua accettazione.

Il Covid ha spinto le persone verso nuove aspettative, che in relazione alle auto, interferiscono anche con il concetto di sicurezza, che adesso deve includere la sanificazione.

‘Gli effetti persistenti della pandemia cambieranno la nostra definizione di sicurezza. Oltre a un viaggio in auto senza incidenti, gli utenti vorranno anche un’esperienza sanitaria senza incidenti’, ha sottolineato Iagnemma.

Frank Menchaca, chief growth officer del gruppo di ingegneria automobilistica SAE International, ha fatto eco al fatto che la pulizia è una nuova preoccupazione che proseguirà nel design AV (autonomous vehicole), specialmente per le corse condivise. “Le regole di sanificazione devono essere applicate”, ha detto.

“I divisori popolari nei veicoli Lyft e Uber diventeranno ora un modo per mantenere i passeggeri separati in veicoli autonomi condivisi, come la navetta autoguidata Origin di Cruise svelata pochi mesi prima dell’epidemia”.

Il boom delle consegne a domicilio

Anthony Townsend, autore del libro pubblicato di recente, Ghost Road: Beyond the Driverless Car, suggerisce di pensare oltre l’uso personale, ma piuttosto alle consegne e alla movimentazione merci.

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“C’è una domanda dei consumatori per la consegna senza contatto che persisterà a lungo”, ha detto in una conversazione poco dopo l’uscita del suo libro a giugno. “L’e-commerce sta esplodendo in questo momento, quindi invece di pensare a come spostare gli esseri umani in un’auto robotizzata, “si pensi a come potràcambiare la logistica per spostare tutti quei beni in modo più sicuro, affidabile ed economico grazie all’automazione”, ha osservato.

E’ un esempio già palese di questo l’acquisizione da parte di Amazon della startup Zoox . Qualcosa di nemmeno tanto vagamente ‘pericoloso’ secondo Towsend, che vede Amazon impadronirsi delle città, i furgoni per le consegne di Amazon sono ovunque, sta invadendo il sistema postale, si sta lentamente insinuando nello spazio del marciapiede con i robot di consegna, sta facendo chiudere i rivenditori locali, si sta espandendo nello spazio del negozio di alimentari e sta costruendo enormi impianti fisici che richiedono risorse energetiche sbalorditive.

Menchaca, di SAE International, considera anche lui l’automazione più importante  per gli autotrasportatori, lo shopping online e lo smart working. “Dobbiamo accettare la premessa che le persone saranno riluttanti a fare molto shopping nei negozi fisici”, ha detto. La pressione è alta per aumentare le operazioni di consegna dell’e-commerce.

Anche Katrin Zimmermann, amministratore delegato della società di consulenza per la gestione dell’industria automobilistica TLGG Consulting, ritiene che la consegna autonoma stia prendendo piede prima della mobilità personale. “La guida autonoma diventerà parte della nostra vita quotidiana”, ha previsto. “Non perché stiamo saltando sulle nostre Tesla autonome, ma perché Amazon sta usando un camion a guida autonoma per portarci l’accappatoio che abbiamo ordinato online”.

Continua a leggere l’articolo su Mashable.

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