Mercato assicurativo al bivio, tra tradizione e innovazione

Con i millennial al centro del mirino, le compagnie assicurative sono costrette ad alzare la soglia di attenzione. Volubilità e scarsa fidelizzazione della generazione Y impongono una nuova agilità. Intelligenza artificiale, analytics e Robotic Process Automation chiamano a raccolta le insurtech

Pubblicato il 13 Ott 2017

Il mercato assicurativo si trova davanti a un compromesso storico: conciliare tradizione e innovazione. Diversificare strategie e servizi, introducendo una combinazione di tecnologie ad alta velocità per incrementare il livello di offerta e di servizio, non è affatto scontato. Per quanto la digital transformation sia diventata il nuovo mantra degli operatori, l’orizzonte del cambiamento impone un’agilità che non si può costruire dall’oggi al domani. Comunque bisogna muoversi perché il più importante elemento di valutazione nelle transazioni assicurative per le nuove generazioni (ma anche per quelle denominate dagli esperti Tech Savvy -tecnologicamente più esperti) sembra essere proprio la qualità dell’interazione digitale.

Cosa voglioni i Millenial dal settore assicurativo

Serve una nuova flessibilità per adattarsi alla volubilità dei mercati e dei consumatori. Le nuove generazioni, infatti, seguono criteri diversi nel compiere le loro scelte, con una propensione alla fidelizzazione tendente al ribasso. Secondo le più recenti analisi risulta che meno di 5 Millennial su 10 (48,6%) indicano come probabile l’opzione di restare con la stessa compagnia. Non solo: il 36,2% della generazione Y afferma di essere pronta a scegliere un prodotto assicurativo addizionale rispetto al 29,1% degli altri clienti (Fonte: World Insurance Report 2017 – Capgemini).

Analitiche, Intelligenza Artificiale, robo-advisor e blockchain

Gli analisti sottolineano come la tecnologia stia rivoluzionando ogni aspetto del settore assicurativo ridefinendo equilibri, business model e fattori competitivi. Più in dettaglio, quasi 8 compagnie assicurative su 10 (79%) sta già investendo in Advanced Analytics e Robotic process automation (RPA). Il mercato vede un aumento degli investimenti anche nell’ambito di Intelligenza Artificiale, robo-advisor e blockchain: da qui ai prossimi tre anni parla di un aumento dei budget il 40% degli intervistati. Insomma, il rapporto fra compagnie e nuove imprese digitali sta diventando un binomio indissolubile. È così che lo scenario del mercato assicurativo si sta trasformando sotto la spinta dei brand dell’insurtech. Crescono le startup che, ridisegnando l’esperienza dell’utente in campo assicurativo, favoriscono il rinnovamento del settore. Gli analisti di Capgemini raccontano come il 31,4% dei clienti a livello mondiale utilizzi i servizi digitali offerti da questi nuovi marchi in sostituzione o in combinazione con i brand assicurativi tradizionali. Quali sono le marce dei brand dell’insurtech? Una migliore esperienza utente soprattutto per alcuni servizi, come notifiche istantanee di reclamo e accesso a prodotti innovativi e personalizzati, miglior rapporto costo/qualità, integrazione del mondo social con quello finanziario. Quasi 8 compagnie assicurative tradizionali su 10 (75%) dichiara che lo sviluppo di competenze insurtech sarà fondamentale per soddisfare le esigenze dei consumatori.

Gli analisti offrono anche uno scorcio in chiave evolutiva: il 52,9% degli intervistati, infatti, prevede che si formeranno delle partnership tra assicurazioni e insurtech, mentre per il 35,6% saranno sviluppate le competenze direttamente in-house. Delle duemila aziende intervistate a livello world wide, il 2,3% prevede l’acquisizione di aziende insurtech e il 37,9% un mix di approcci.

Il futuro si avvia verso una soluzione di convergenza

Nonostante l’emergere dei nuovi player dell’insurtech, le compagnie assicurative tradizionali hanno ancora un posto d’elezione nel cuore dei consumatori. Se si parla di fiducia, infatti, il rapporto tra assicurazioni tradizionali e insurtech vede percentuali di giudizio molto distanti: 39,8% versus 26,3%. I motivi sono diversi: le assicurazioni tradizionali, oltre al vantaggio di poter contare su indubbie economie di scala, godono di un marchio più riconoscibile, ma anche riconosciute competenze tecniche rispetto al business assicurativo.

Ma i millennial crescono in fretta: come sottolineano gli esperti, il futuro vedrà una convergenza tra i due settori. L’innesto tecnologico darà nuova linfa al comparto, portando nuova agilità nella progettazione dei servizi.

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