Preventive insurer, le app anti-aggressione che aiutano le donne

L’escalation di violenza può trovare nelle tecnologie digitali soluzioni che permettono di lanciare allarmi, ricevere soccorso e avere una copertura assicurativa. Ecco una lista aggiornata delle startup che ci stanno lavorando

Pubblicato il 12 Set 2017

​I fatti raccontati dalle cronache più recenti sui casi di stupro avvenuti in Italia, riporta l’attenzione sui rischi ‘sicurezza’ che impattano il sesso femminile. Avevamo già parlato lo scorso marzo in occasione della Festa della Donna delle app che permettono non certo di risolvere il problema, ma almeno di offrire uno strumento per il lancio di allarmi e richieste di soccorso.

Sono 62 milioni le donne che vivono nei 28 Paesi dell’Unione europea che hanno subito violenze fisiche o sessuali (o entrambe) a partire dall’adolescenza, lo dice il primo rapporto dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali (Fra) sulla violenza contro le donne, la più grande indagine di questo tipo mai svolta a livello mondiale, pubblicata nel 2014.

Tra gli abusi ci sono quelli fisici e quelli psicologici, ci sono anche lo stalking e altri sistemi persecutori via internet. In Italia, i dati Istat relativi al 2014/2015, parlano di 6 milioni 788 mila donne vittime di violenza fisica o sessuale e 3 milioni 466 mila quelle invece vittime di stalking.

Tra i nuovi bisogni della nostra società emerge dunque prepotente l’esigenza di trovare soluzioni per arginare e contrastare questo triste fenomeno, soluzioni di tipo legislativo, sociale, culturale.

Vi sono tecnologie che possono offrire un pratico aiuto in caso di bisogno, stiamo parlando di applicazioni mobile pensate proprio per le donne, nel cui ambito si sta sperimentando molto.

La realizzazione di app per la sicurezza, rientrano nel tema della ‘preventive insurance’, oggetto della nuova Call4Ideas BNP Paribas Cardif Open-F@b 2017, ancora aperta e in scadenza il prossimo 23 ottobre.

Ecco una lista di app per la sicurezza disponibili in Italia, che comprende 7 applicazioni.

SecurWoman 2.0 – E’ probabilmente la soluzione più completa tra quelle che abbiamo preso in esame ed è l’unica che oltre alla gestione dell’emergenza prevede la gestione delle sue conseguenze, grazie a una polizza inclusa. L’applicazione è collegata a una centrale operativa, in caso di necessità basta scuotere lo smartphone per inviare una segnalazione alla centrale, che prova a contattare chi chiede aiuto. In assenza di comunicazione, chiama direttamente le forze dell’ordine o il pronto soccorso, fornendo le coordinate geografiche. E’ attiva H24, 7/7 in due lingue (italiano ed inglese), l’assicurazione offre copertura in caso di furto o scippo per assistenza medica, manodopera specializzata per ripristino serratura, rifacimento chiavi e documenti.

Siamo Sicure! – Patrocinata dal Telefono Rosa ha un’interfaccia molto semplice, a prova di nonna: quattro maxi tasti, quello rosso attiva allarme sonoro e torcia; l’azzurro fa partire la chiamata d’emergenza; l’arancione invia un sms di richiesta d’aiuto, con la posizione geografica, ai numeri scelti dall’utente; il viola contiene un decalogo di sicurezza con comportamenti e reazioni utili in caso di allarme.

Stalking Buster – Come suggerisce il termine, è dedicata a proteggere dallo stalking, un fenomeno in crescita nel nostro Paese. Promossa dalla Fondazione Donna a Milano Onlus e Avanade Italy “Stalking Buster”, è un’ app gratuita per la gestione delle situazioni di emergenza, con un’interfaccia molto intuitiva, che geolocalizza e permette di contattare via sms o tramite chiamata le forze dell’ordine o i centri antiviolenza. Utilizzando la geolocalizzazione dello smarthphone gli interventi potranno poi essere rapidi e immediati. Il pulsante ‘Sos 112’ collega al numero unico europeo per le emergenze; ‘Sos Stk’ chiama il numero di emergenza antistalking impostato dall’utente, ad esempio il 1522 promosso dal dipartimento delle Pari opportunità; ‘Sos Sms’ invia un sms automatico al numero dell’unità antistalking mostrando su mappa la posizione della persona.

FreedaApp realizzata da una startup torinese (al momento in fase di sviluppo, nell’incubatore Tim WCap), fondata da Eleonora Gargiulo, che permette all’utente di camminare in città in modo più sicuro, anche la notte: l’applicazione infatti fornisce una mappa con le indicazioni di trasporto e mobilità, anche in base all’orario, e in più le recensioni dei luoghi fornite dalle utenti.



bSafe – Ha diverse funzionalità, in particolare permette di rimanere in contatto di farti seguire da amici o familiari via GPS, consente di attivare una telefonata finta in caso di necessità, di segnalare la tua posizione o di chiamare le persone da te selezionate in caso di emergenza. La funzionalità più interessante è legata al bottone SOS: immediatamente partirà una registrazione audio e video di quello che sta succedendo intorno a te.



Shaw – E’ l’app per la sicurezza nata dall’associazione statunitense Soroptimist. Ha una duplice funzione: da un lato chiama il 112 o il 1522 (il numero istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità e attivo 24/24) in caso di necessità; dall’altro offre informazioni legali alle donne, un focus sullo stalking e la lista dei centri antiviolenza presenti sul territorio.



Where ARE U? Creata dall’Azienda regionale emergenza urgenza (AREU) della Lombardia, permette anch’essa di telefonare al 112 (numero europeo d’emergenza) e di inviare la propria posizione, aggiungendo la possibilità di fare una chiamata silenziosa, con appositi pulsanti è possibile segnalare il tipo di soccorso richiesto. Putroppo al momento funziona solo in Lombardia, provincia di Roma e di Genova.

Per alcune di queste applicazioni è possibile trovare una comparazione (nell’immagine sotto) sul sito di Qualescegliere.it

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