Kettle, la startup californiana che usa l’AI per riassicurare contro gli incendi

Nata nel 2019, la startup insurtech Kettle è specializzata per ri-assicurare le compagnie assicurative contro i rischi degli incendi. Per ora opera in California, ma mira ad espandersi nel futuro

Pubblicato il 22 Nov 2021

Photo from Pixabay

Nel corso degli ultimi anni gli incendi sono diventati un problema sempre più importante per la costa ovest degli Stati Uniti. In California, in particolare, dall’inizio del 2021 a oggi sono bruciati più di 12 mila chilometri quadrati di terra, causando danni a quasi 4mila strutture.

Il settore assicurativo si sta quindi rapidamente adattando per rispondere alle nuove esigenze degli abitanti locali, preoccupati per il destino della propria abitazione, degli oggetti personali e delle attività commerciali. Dall’altro lato della medaglia, un contesto tanto imprevedibile rappresenta una sfida per le compagnie tradizionali, che non sempre riescono a calcolare correttamente i rischi.

La startup insurtech Kettle è specializzata proprio in questo ambito: i suoi prodotti, estremamente specializzati, sono pensati per ri-assicurare le compagnie assicurative contro i rischi degli incendi in California.

L’idea funziona, e a novembre la startup ha chiuso un round di investimenti da 25 milioni di dollari. Ecco come funzionano i suoi servizi.

Cosa fa Kettle Insurance

Kettle è nata nel 2019 a Berkeley, nei pressi di San Francisco, da un’idea di Andrew Engler e Nathaniel Manning. La startup offre prodotti insurance pensati per riassicurare le compagnie che operano in California e hanno a che fare con i rischi causati dagli incendi, che nella zona sono sempre più frequenti e intensi.

Secondo Manning, attuale Chief Operating Officer (Coo), gli incendi hanno causato un vuoto nell’offerta del mondo insurance, al punto che molte compagnie non sono in grado di offrire polizze in linea con le esigenze della zona oppure sono costrette a imporre premi eccessivamente alti.

Parlando con TechCrunch il Coo ha spiegato che un problema fondamentale sta nel fatto che oggi molte compagnie assicurative non sfruttano al massimo le potenzialità della tecnologia e di conseguenza non riescono a determinare correttamente i rischi legati a fenomeni naturali di tale portata.

È qui che entra in gioco Kettle: la startup utilizza infatti l’analisi avanzata dei dati, l’intelligenza artificiale e il machine learning per interpretare enormi quantità di informazioni, tra cui anche le immagini satellitari, in modo da differenziarsi e offrire servizi efficienti e innovativi.

“Generalmente un assicuratore tradizionale effettua tra le 10mila e le 100mila simulazioni prima di prevedere un risultato, noi ne facciamo oltre 500 miliardi” ha spiegato Manning. La compagnia sostiene di calcolare i rischi con un livello di accuratezza pari all’89%, e nel 2020 ha previsto correttamente lo sviluppo dei 14 incendi più importanti in California.

Il nuovo round di investimenti e i piani per il futuro

Il 19 novembre Kettle ha chiuso un round di investimenti di Serie A da 25 milioni di dollari a cui hanno partecipato, tra gli altri, Acrew Capital, Homebrew, True Bentures, Anthemis, Valor, DCVC e LowerCarbon Capital.

I nuovi fondi saranno utilizzati principalmente per migliorare i servizi di riassicurazione dedicati agli incendi in California. Sul lungo termine, però, la compagnia ha intenzione di allargare la propria offerta per coprire diversi tipi di catastrofi naturali, come gli allagamenti o le inondazioni, ed espandersi in altri stati americani.

D’altra parte, la domanda di servizi assicurativi pensati per i fenomeni naturali è purtroppo destinata a crescere. Sul sito di Kettle si legge infatti che negli ultimi dieci anni incendi, uragani e temperature estreme hanno causato perdite a livello globale per quasi tre trilioni di dollari, e questi fenomeni sono in continua crescita.

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