L’automazione dei sinistri secondo Insoore: con l’AI faremo tutto in 24 ore

Insoore, startup che ha sviluppato una piattaforma per la gestione dei rilievi fotografici dopo un incidente, propone adesso una soluzione per il network di convenzionati con le assicurazioni. “Ormai siamo fornitori di tecnologia”, dice il CEO Enrico Scianaro. “Stiamo lavorando allo sviluppo di un nostro algoritmo”

Pubblicato il 18 Mar 2021

Photo by Matt Hudson on Unsplash

Ingegnerizzare un processo per dare un servizio più veloce e soddisfacente per il cliente e meno costoso per la compagnia di assicurazione. Sembra la quadratura del cerchio e invece è la mission (possible) di molte startup. Insoore lo sta facendo con la gestione dei sinistri, il claim management, attività core nell’industria assicurativa che con l’uso delle tecnologie digitali può diventare più efficiente ed efficace.

La gestione dei sinistri è una delle tre aree in cui sono pianificati la gran parte degli investimenti in tecnologia per l’automazione nel 2021 secondo l’Insurtech Innovation Index realizzato da Italian Insurtech Association con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

L’automazione di questi processi ha il potenziale di soddisfare quei desiderata che il consumatore ha a riguardo della compagnia del futuro, osserva Italian Insurtech association. E cosa chiedono i clienti? Maggior velocità e semplicità nelle operazioni. Che è quello che contribuisce a portare una soluzione come quella proposta da Insoore, che occupa già 50 persone e ha cominciato il 2021 con un investimento di 600mila euro del Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital.

Insoore è il prodotto-evoluzione di Whoosnapp, startup fondata a Roma nel 2015 da Enrico Scianaro, Gerardo Gorga e Vito Arconzo per fare incontrare fotografi e videomaker con aziende editoriali e brand. Un modello di crowdsourcing delle immagini che nel 2019 si presenta sul mercato con una nuova proposta insurtech: Insoore, appunto. Un pivot intelligente, come spesso capita alle startup, che porta a una piattaforma al servizio delle assicurazioni per rilevare i danni subiti dopo un incidente. “Due anni dopo lavoriamo già con 16 compagnie”, racconta oggi Scianaro, che precisa: “Il modello è quello del crowsourcing ma i nostri 350 Insoorer attivi in tutta Italia sono formati e dotati dell’attrezzatura di base necessaria come lo spessimetro per valutare l’effetto di una collisione sulla vernice dell’auto. Inoltre non fanno alcuna valutazione, non quantificano i danni”.

Gli Insoorer però intervengono rapidamente, semplificano la constatazione dell’incidente, fanno uno scatto fotografico e quindi accelerano e semplificano la pratica di liquidazione del sinistro. “Dopo le assicurazioni si sono aperte nuove linee di business con le società di fleet management per la stima dello stato dei veicoli a fine noleggio e abbiamo anche cominciato a lavorare nel real estate per le ispezioni degli immobili necessarie per fare le valutazioni del prezzo a distanza”, spiega Scianaro.

Con il Covid la videoperizia è diventata quasi una necessità e Insoorer si è trovata nella giusta traiettoria di un mercato che può solo crescere. Nel 2020 ha gestito circa 25mila incarichi, la maggioranza incidenti d’auto, in un anno in cui i sinistri si sono praticamente dimezzati. “Ancora poca roba, se si tiene che in Italia ci sono 3,2 milioni di sinistri l’anno. Se poi aggiungiamo il milione di ispezioni immobiliari…”.

Insoore sta lavorando di fatto come abilitatore della trasformazione digitale dell’industria assicurativa. “Noi permettiamo di ottimizzare il processo di gestione dei sinistri. Le compagnie pagano per incarico eseguito così come gli Insoorer vengo retribuiti a incarico eseguito ma con un minimo garantito quotidiano. Da sei mesi siamo anche fornitori di tecnologia…”. Un esempio è il nuovo servizio messo a disposizione di compagnie e aziende da poche settimane: Insoore for Professionals.

Enrico Scianaro, cofounder e CEO di Insoore

“Non è una semplice app”, dice Scianaro. “È un nuovo servizio che Insoore dedica ai propri clienti che intendono utilizzare il proprio network convenzionato per effettuare rilevazioni e ottimizzare ulteriormente il processo di gestione dei sinistri”. Per esempio la rete di officine convenzionate con una compagnia di assicurazione. La trasformazione digitale viene così portata nella filiera dell’industria assicurativa. Come funziona Insoore for Professional? “Prendiamo il caso del carrozziere: appena avrà eseguito la rilevazione video-fotografica, otterrà in poco tempo un feedback da Insoore sulla qualità degli scatti”, racconta Scianaro. “A quel punto potrà procedere più velocemente alla riparazione e alla riconsegna del veicolo, mentre i periti di Insoore consegneranno a stretto giro la perizia sul danno. Le compagnie, oltre a ridurre la durata di gestione del sinistro, possono così offrire una migliore customer experience: l’assicurato riceverà assistenza già al momento della consegna del veicolo nel centro autorizzato e la procedura per la riparazione e la stima dei danni verrà avviata contestualmente alla consegna. Il tutto si tradurrà in una maggiore customer satisfaction, perché i tempi di ripristino e di eventuale risarcimento diminuiranno notevolmente”. Un servizio che si aggiunge e non sostituisce il modello standard con la rete di Insoorer presente in tutta Italia, tiene a precisare Scianaro.

“Nei prossimi due anni ci concentremo proprio sul nostro ruolo di abilitatori della trasformazione digitale dell’industria assicurativa”, spiega. “Vogliamo portare l’Intelligenza Artificiale e l’automazione in tutti i punti del processo, dall’apertura del sinistro alla sua liquidazione. E lo faremo con lo sviluppo di un algoritmo proprietario. L’obiettivo è arrivare a quantificare il danno in maniera automatica e a liquidarlo entro 24 ore dall’incidente”. Sarà un grande giorno per le compagnie e per i loro clienti.

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