Lydia AI: dal Canada a Taiwan, la startup insurtech che digitalizza le polizze mediche

Nata a Toronto come Knowtions Research, l’insurtech Lydia AI opera in ambito digital health e ha chiuso un round da 8 milioni di dollari. Ora punta all’Asia: ecco la sua storia

Pubblicato il 25 Ott 2021

Foto di Tumisu da Pixabay

Ha chiuso a fine ottobre un nuovo round di investimenti di Serie A+ la startup insurtech canadese Lydia AI, raccogliendo 8 milioni di dollari grazie alla partecipazione di fondi e compagnie come, tra gli altri, Information Venture Partners e 500 Global.

Lydia AI opera in ambito medico e fornisce agli assicuratori gli strumenti tecnologici necessari per automatizzare i propri processi e migliorare l’esperienza dei clienti. Basata a Toronto, la compagnia pensa ora all’espansione sui mercati asiatici. Ecco come  funzionano i suoi servizi.

Infrastruttura digitale per le polizze mediche

Lydia AI – precedentemente conosciuta come Knowtions Research ­­– è nata a Toronto, Canada, nel 2013 da un’idea di Anthony Lee (attuale Ceo), Christina Cai (Chief Marketing Officer), Fedor Suprychev (Chief of UI/UX) e Kesmir Bojcic.

La startup ha le idee chiare: come si legge sull’homepage del sito, questa punta ad “assicurare il prossimo miliardo di persone”, sfruttando soprattutto le potenzialità della tecnologia. La startup infatti collabora con gli assicuratori per fornire l’infrastruttura digitale necessaria per gestire in modo più efficiente il calcolo del rischio, personalizzare l’esperienza degli utenti, accelerare i processi di sottoscrizione delle polizze e sviluppare nuovi prodotti inclusivi e automatizzati.

In particolare, la piattaforma sviluppata da Lydia AI permette di assegnare a ogni cliente un punteggio che, tramite l’analisi approfondita di una serie di parametri, misura i livelli individuali di salute e permette quindi di offrire prodotti che rispecchiano le esigenze specifiche di ogni utente.

“Crediamo che l’intelligenza artificiale e l’accesso a fonti di dati alternative ci permetteranno di creare prodotti assicurativi più semplici da acquistare e in grado di coprire più persone, tra cui anche e soprattutto coloro che ancora non sono serviti correttamente dal mondo insurance” ha affermato il Ceo.

Gli investimenti e l’espansione in Asia

Lo scorso 19 ottobre Lydia AI ha chiuso un round di investimenti di Serie A+ da 8 milioni di dollari (circa 10 milioni di dollari canadesi), raggiungendo così un totale di 14 milioni di dollari raccolti a partire dalla sua fondazione.

I nuovi fondi saranno utilizzati per assumere 25 nuovi dipendenti, che andranno ad aggiungersi al team attualmente composto da 42 persone. Lydia AI ha scelto il Taiwan, il quarto mercato assicurativo più grande al mondo, come area pilota per lanciare i propri prodotti, e ha intenzione di espandersi presto in Giappone, Corea del Sud e nel sud-est del continente.

La scelta dell’Asia come area geografica di riferimento per le operazioni di Lydia AI non è causale: secondo il Ceo Anthony Lee, infatti, nel continente “gli interventi medici non effettuati a causa della mancanza di risorse economiche ammontano a 92 miliardi di dollari”.

Sul lungo termine la compagnia intende posizionare il proprio sistema di punteggi come nuovo standard per il settore delle polizze mediche ed espanderne il campo di applicazione ad altri ambiti assicurativi. “Crediamo che Lydia AI sia in grado di diventare la nuova spina dorsale per le assicurazioni sanitarie digitalizzate” ha infatti affermato David Unsworth, investitore chiave per il nuovo round di Serie A+ e General Partner a Information Venture Partners.

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