Nasce la prima piattaforma assicurativa italiana peer to peer

La startup DarWinsurance vuole rendere le polizze più trasparenti ed economiche, ma anche educare gli italiani sull’importanza della protezione assicurativa. Collaborando con i carrier tradizionali. Sarà sul mercato entro la fine dell’anno

Pubblicato il 17 Giu 2016

Rendere l’assicurazione più trasparente, social ed economica; educare le persone alla funzione sociale delle assicurazioni; fare leva sui modelli di business (e di costruzione del prodotto) della sharing economy per garantire agli utenti un servizio migliore, un’esperienza migliore, a un costo inferiore.

Così può essere sintetizzata la mission di DarWinsurance, una startup italiana con un team molto solido fatto di esperti del settore assicurativo, che rappresenta nel nostro Paese il primo caso di assicurazione peer to peer.

Non è la prima venture di questo tipo nel panorama internazionale: dal caso Lemonade (il Facebook delle assicurazioni) in US, di Friendsurance in Germania, di Inspeer in Francia, Guevara in UK, TongJuBao in Cina, l’esplosione nel mondo dell’insurance tech da una parte e della sharing economy dall’altra, sta trovando un felice connubio che promette di essere tutto a vantaggio dei consumatori, attraverso un modello che di nuovo e come fattore abilitante ha la tecnologia, ma concettualmente rappresenta un ritorno alle origini del concetto assicurativo, esaltando appunto la mutualità.

DarWinsurance entra dunque nel panorama globale di questo tipo di rivoluzionarie compagnie assicurative partendo dall’Italia e ritagliando il proprio servizio sulle caratteristiche del mercato italiano, dove la penetrazione delle assicurazioni è bassissima rispetto al resto d’Europa: se l’Olanda, il paese in cui ci si assicura di più, ha un indice al 7,7% l’Italia è allo 0,9 %, benchè il trend sia positivo.

Manca da noi, una cultura assicurativa, ma al tempo stesso, siamo i più connessi al mondo (specie da mobile) e siamo quelli che più amano lo sharing di idee, opinioni, commenti. Nella relazione con le assicurazioni siamo già considerati clienti ibridi, cioè multichannel.

Facendo leva su tutto questo DarWinsurance ha sviluppato un modello assicurativo P2P in cui ogni utente crea un gruppo con le persone di cui si fida, fatto che permette un risparmio fino al 40% sul premio se non si hanno sinistri. L’assicurazione non è ancora attiva commercialmente, ragion per cui non è ancora stato rivelato il 100% del suo modello.

“DarWinsurance nasce dalla nostra esperienza di lavoro nel mercato assicurativo italiano, nel quale sappiamo esserci ampie aree di miglioramento ad esempio nella customer experience e nella trasparenza dell’underwriting e del pricing. Il nostro modello è stato progettato ed implementato in tutte le sue componenti, dall’operatività, ai prodotti, al design, basandoci sulle specificità del mercato Italiano – spiega a InsuranceUp Yuri Poletto, co-fondatore e Ceo.

“Saremo sul mercato entro la fine di quest’anno. Il supporto di investitori esterni sarà sicuramente importante per lo sviluppo della nostra startup, abbiamo già fatto i primi passi, prevediamo che i tempi saranno maturi nel 2017. Ci rivolgiamo al mercato italiano, che ha ampi margini di crescita soprattutto nei rami non-auto. Inizieremo eventualmente a valutare un’espansione in altri mercati quando avremo consolidato la nostra presenza in Italia”.

Poletto spiega anche in che rapporto si pone la società rispetto alle compagnie tradizionali: alleate o nemiche?

“Ci poniamo nei confronti dei carrier come un partner in grado di portare valore aggiunto e di svolgere in modo piû rapido ed efficiente alcune fasi della catena del valore. Abbiamo presentato DarWinsurance a numerosi carrier, e devo dire che il nostro messaggio viene recepito in modo molto chiaro.”

Oltre a Yuri Poletto (15 anni di esperienza nel settore assicurativo), tra i founder della startup ci sono Kumar Gaurav (Cto, esperto di blockchain) e Tommaso Sala (COO e CFO, 20 anni di esperienza nell’insurance).

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