Social impact, tutti gli incubatori italiani specializzati

Nel mondo dell’impresa a impatto sociale gli incubatori hanno un ruolo molto importante per sostenere le startup anche nella fase di ricerca dei capitali. Che in Italia ci sono, ma non incontrano la domanda. Ma quali sono i social incubator italiani? Ecco la nostra selezione

Pubblicato il 02 Mag 2018

Secondo il recente studio Social Impact Outlook presentato da Tiresia – centro di ricerca del Politecnico di Milano in Italia l’impact investing è attualmente caratterizzato da una forte e curiosa assimetria, ci sono infatti più capitali a disposizione che domanda: a fronte di capitali impact per 210,5 milioni di euro – che potrebbero salire a 400 in tre anni – si stima ci siano appena 627 imprese sociali pronte ad accogliere investimenti. Tra queste ci sono cooperative sociali, imprese sociali ex lege, startup a vocazione sociale e società benefit.

In un contesto di questo tipo, per quanto riguarda la categoria delle imprese e startup a vocazione sociale, un ruolo fondamentale per aiutare la domanda a emergere e collegarla ai capitali potrebbero averlo gli incubatori d’impresa che si occupano appunto di social innovation (o social impact, vocazione sociale, che dir si voglia).

Ma esattamente cosa si intende per impatto sociale e impresa a impatto sociale?

L’impatto sociale a cui ci si riferisce è naturalmente quello positivo, misurabile, che offre risposte innovative a problemi diffusi e migliora la qualità della vita di vaste categorie di persone.

Per impresa a impatto sociale si intende l’organizzazione che introduce innovazione sociale, cioè ‘una nuova soluzione a un problema sociale più efficace, efficiente, sostenibile o giusta rispetto alle soluzioni esistenti e per la quale il valore creato è principalmente attribuito alla società nel suo insieme piuttosto che ai privati’ .

Come avevamo già spiegato in questo articolo, spesso l’impresa a impatto sociale è confusa erroneamente con l’impresa non-profit, ma in realtà non è così: se è vero che la non-profit è sempre a impatto sociale, non è automaticamente vero il contrario. Anzi, è sempre più diffusa l’impresa a vocazione sociale e for-profit, un’impresa quindi che fa business, che genera valore e ricchezza, ma la cui missione è creare prodotti o servizi o modelli innovativi capaci di incontrare bisogni sociali e generare sviluppo economico, risolvere grandi problemi dell’umanità, ambientali, della salute.

Un settore che nel mondo cresce, grazie anche a iniziative istituzionali (WEFGSG, OECD) che accrescono la sensibilità di aziende private e fondi d’investimento a supporto delle imprese a vocazione sociale emergenti.

La situazione in Italia e i suoi incubatori

Anche in Italia, il trend è positivo, soprattutto grazie al ruolo innovativo delle startup, come ha certificato il Social Innovation Monitor, un gruppo di ricerca del Politecnico di Torino (Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione) che ha svolto un’analisi dell’innovazione e dell’imprenditorialità sociale avvalendosi della collaborazione di Italia Startup e del supporto di Cariplo Factory, Compagnia di San Paolo, Impact Hub Milano, Make a Cube3, SocialFare e Social Innovation Teams.

Una parte del lavoro di ricerca ha riguardato la mappatura degli incubatori/acceleratori di imprese innovative in Italia e individuare tra questi quali supportino startup a impatto sociale. Il risultato è che la lista degli incubatori social impact ‘puri’ in Italia è piuttosto breve, la maggior parte sono un ibrido, di conseguenza anche la loro mappatura specifica è ardimentosa.

D’altro canto la ‘social innovation’ è un tema trasversale, anche il modello di incubatore ‘misto’ ha i suoi vantaggi, capace di creare contaminazioni positive tra imprenditori molto differenti e agevolare il cambiamento culturale di chi ancora confonde il social impact con il no-profit.

Il ruolo degli incubatori per sostenere le imprese di questo tipo è fondamentale, non solo per il supporto che può essere dato in termini di sviluppo del modello di business, di accompagnamento manageriale, di valutazione d’impatto sociale, ma anche e soprattutto in termini di relazioni e supporto alla ricerca di capitali.

Il report ha contato in Italia 162 incubatori, di cui 88 il campione analizzato. Qui di seguito alcuni elementi di profilo.

Le tipologie di incubatori identificate sono state:

– Business incubators – 0% di incubate a significativo impatto sociale rispetto al totale

– Mixed incubators – da una al 50% di incubate a significativo impatto sociale rispetto al totale

– Social incubators – Più del 50% di incubate a significativo impatto sociale rispetto al totale

Da un punto di vista della natura giuridica troviamo:

– Incubatori pubblici: organizzazioni gestite esclusivamente da amministrazioni o enti pubblici, spesso tramite la creazione di società «in-house» regionali

– Incubatori pubblico-privati: organizzazioni la cui compagine sociale include sia soggetti pubblici che privati

– Incubatori privati: organizzazioni gestite esclusivamente da soggetti privati

I dati mostrano come più del 60 % degli incubatori italiani abbia natura privata.
Solo una piccola percentuale  (meno di un quinto del totale) ha invece natura pubblica.

In Italia sono presenti 15 incubatori universitari e 9 incubatori in possesso del marchio di certificazione di qualità EC-BIC.

Circa la metà degli incubatori del campione incuba organizzazioni a significaivo impato sociale (mixed e social incubators).

Il 90% dei social incubators ha natura privata, uno su dieci ha natura pubblica.

Anche i mixed incubators hanno prevalentemente natura privata 63,6%, mentre i business incubators sono quasi equamente suddivisi tra natura pubblica 30% , pubblico-privata 35% e privata 35%.

Servizi offerti dagli incubatori

I social incubators considerano più rilevante rispetto ai business e ai mixed l’offerta di servizi di valutazione dell’impatto sociale e di formazione e consulenza su CSR ed etica aziendale.

I business e mixed incubators considerano più rilevante l’offerta di spazi fisici e servizi condivisi.

Formazione imprenditoriale e manageriale: servizio considerato più rilevante per coloro che incubano organizzazioni a significativo impato sociale mixed e social incubators.

Gli incubatori a impatto sociale in Italia

SocialFare – Torino

SocialFare Centro per l’Innovazione Sociale è il primo centro italiano interamente dedicato all’Innovazione Sociale: attraverso la ricerca, il capacity building e il co-design sviluppa soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali contemporanee, generando nuova economia. Attraverso due call annuali seleziona e accelera le migliori startup a impatto sociale nazionali e internazionali, investendo nelle realtà in grado di sviluppare soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali contemporanee.

Get it!  – base Milano

Get it! è un’iniziativa promossa da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (“FSVGDA”) e Cariplo Factory S.r.l. che promuove e supporta progetti e start-up economicamente sostenibili che siano in grado di generare impatto sociale, culturale e ambientale sul territorio italiano.

 – Impact Hub, Milano e Bari

Impact Hub Milano, prima The HUB, è il primo nodo italiano della omonima rete internazionale dedicato all’innovazione e all’imprenditoria sociale e alle persone che la promuovono. Oltre a eventi, coworking, workshop, offre percorsi d’incubazione su misura per far decollare startup a impatto sociale su scala locale e globale.

– Avanzi – Make a Cube3 – Milano

E’ il primo incubatore certificato e acceleratore di imprese ad alto valore sociale, ambientale, culturale. Offre percorsi di incubazione/affiancamento personalizzati in base anche allo stage (dall’idea all’impresa). Ha dei settori privilegiati come i servizi alla persona, la circular economy, l’artigianato 2.0, l’agricoltura sostenibile, educazione, arte e cultura, finanza.

FabriQ – Milano

FabriQ è l’incubatore di innovazione sociale del Comune di Milano. Gestito operativamente da Fondazione Giacomo Brodolini e Impact Hub Milano, dal 2014 FabriQ supporta nuovi e futuri imprenditori e imprenditrici a realizzare progetti a valore sociale, ambientale e culturale. La nostra missione è duplice: contribuire allo sviluppo di modelli di business innovativi e sostenibili e operare anche sul territorio in una prospettiva di sviluppo locale e rigenerazione urbana.

Social Innovation Teams Milano, Torino

Social innovation Teams (SIT) è una comunità internazionale di innovatori e imprenditori sociali promossa dalla fondazione Maieutics a partire dal 2010. Questa comunità realizza e sostiene progetti di innovazione sociale e supporta imprenditori sociali che hanno creato imprese sociali o organizzazioni nonprofit in Italia o all’estero. SIT propone nuove forme di partecipazione attiva creando team di progetto interdisciplinari in grado di valorizzare le competenze specifiche dei suoi componenti.

Netural – Matera

Un incubatore giovane e molto particolare,  che è nato e si tiene a Casa Netural, una casa, a Matera,  che aggrega persone da tutto il mondo, in cui ispirarsi,  rigenerarsi e concretizzare le proprie idee attorno ai temi dell’innovazione sociale, culturale e creativa. Il percorso d’incubazione è super veloce, dura solo 3 giorni ed è riservato agli associati di Casa Netural: bisogna entrare a far parte della community e andare a Matera per partecipare al percorso di incubazione e sviluppare un prototipo.

Rinascimenti Italiani – Torino

Programma di accelerazione per imprese a impatto sociale organizzato da SocialFare in collaborazione con il Consorzio TOP-IX. Il programma di accelerazione, su misura per ogni realtà, è realizzato in tre step, in cui i nuovi imprenditori sono accompagnati in un programma che li porterà a lanciare e sperimentare il proprio business così da identificarne mancanze, potenzialità e valore, perfezionandone l’offerta e raccogliendo investimenti e partecipazioni a diverso titolo.

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