Wallife, nasce la prima polizza per proteggere l’identità digitale

Lanciata da Wallife, insurtech italiana fondata nel 2020 da Fabio Sbianchi e guidata dalla CEO Maria Enrica Angelone, La polizza è creata per proteggere l’identità digitale degli individui in caso di utilizzo fraudolento di conti correnti online, metodi di pagamento digitali e account social

Pubblicato il 21 Set 2022

Nasce la prima polizza assicurativa per proteggere l’identità digitale: la lancia Wallife, startup insurtech fondata nel 2020 da Fabio Sbianchi e guidata dalla CEO Maria Enrica Angelone, e prima società al mondo in grado di offrire protezione da rischi derivanti da un utilizzo distorto della tecnologia.

La polizza è creata per proteggere l’identità digitale degli individui in caso di utilizzo fraudolento, tramite lo smartphone, di conti correnti online, metodi di pagamento digitali e account social: uno dei “nuovi rischi” del mondo digitale e problema oggi molto sentito.

“In ogni conquista tecnologia e scientifica c’è una derivata negativa che costituisce un rischio per le persone” commenta Sbianchi. “La genetica, la biometrica e il biohacking sono spazi in cui l’uomo ha bisogno di protezione, e per questo abbiamo deciso di creare Wallife: la prima assicurazione così verticale e specializzata sui rischi che il progresso tecnologico e scientifico può creare al genere umano.”

Wallife, l’insurtech italiana per la protezione dai nuovi rischi

Nata nel 2020, Wallife si è subito distinta grazie alla sua proposta innovativa di protezione dai rischi derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico, specialmente nelle aree di Genetics, Biometrics e Biohacking.

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Alle sue spalle c’è il founder Fabio Sbianchi, imprenditore e già fondatore di Octo Telematics nel 2002, e alla sua guida Maria Enrica Angelone, precedentemente CFO per Suse e la stessa Octo Telematics.

A riprova dell’interesse del mercato per soluzioni innovative dedicate ai rischi del digitale, nel 2021 la startup si è classificata sesta per raccolta nei round di finanziamenti di startup insurtech in Europa, con un round da 4,8 milioni di dollari a pochi mesi dalla fondazione.

Qui un’intervista in cui Maria Enrica Angelone racconta la storia di Wallife e il suo progetto

Enrica Angelone, CEO Wallife (che ha chiuso un round da 12 milioni): “Così assicureremo le persone contro i rischi da innovazione”

Identità digitale, 1 italiano su 3 ha subito una violazione

In un mondo in continua evoluzione, i grandi passi avanti compiuti negli ultimi anni in termini di sviluppo tecnologico e scientifico colpiscono positivamente l’immaginario collettivo: secondo la survey 2022 di Ipsos con Wallife, per il 40% di italiani e tedeschi e per il 30% dei francesi i benefici di tale progresso superano i rischi.

Circa un terzo degli intervistati, tuttavia, dichiara di aver personalmente subito una violazione dell’identità digitale negli ultimi sei mesi: questo dato, in lieve crescita rispetto alle rilevazioni passate, comporta una crescente consapevolezza di una maggiore esposizione ai rischi.

In questo contesto emerge l’errata convinzione che le misure di protezione autonome (fornire solo dati obbligatori, non pubblicare foto online, il controllo dell’attività online dei minori) siano sufficienti a garantire una forma di tutela, e a una riduzione della probabilità di potenziali frodi.

Nondimeno, la propensione alla sottoscrizione di polizze per la protezione della propria presenza online è elevata: circa la metà dei rispondenti nei tre paesi accetterebbe una polizza per tutelarsi dagli accessi fraudolenti al cc online o al conto di trading online. In generale il 70% circa in Italia e Germania e il 60% in Francia sarebbe disposto ad accettare una polizza che copra il rischio di violazione dell’identità digitale. Questo valore aumenta notevolmente tra coloro che hanno avuto un’esperienza di violazione: in questo caso oltre l’80% di italiani e tedeschi e il 74% dei francesi sarebbe interessato alla sottoscrizione.

Come funziona la polizza per l’identità digitale di Wallife

In questo contesto, Wallife si fa avanti con Wallife Biometrics ID, una proposta che va a rispondere al crescente bisogno di una polizza specifica per proteggere l’identità digitale degli individui in caso di utilizzo fraudolento di conti correnti online, metodi di pagamento digitali e account social. Completamente digitalizzata, la polizza agisce tramite L’App Wallife per prevenire il rischio di furto dei dati personali dallo smartphone e per mitigare successivamente il danno subito.

A rendere la polizza innovativa, spiega la CEO in un’intervista per ANSA, è anche la tecnologia a suo supporto, creata per aiutare gli utenti ad avere comportamenti più sicuri e consapevoli dei rischi. Tramite un’applicazione digitale, Wallife offre all’utente servizi gratuiti – compresi nella polizza – per stimolare comportamenti virtuosi e navigare le difficoltà di tutti i giorni in materia di identità digitale e cybersecurity.

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