YuLife, la storia di successo dell’insurtech per le polizze vita aziendali che vale 350 milioni

Nata a Londra nel 2016, YuLife offre polizze per le grandi aziende che intendono offrire ai propri dipendenti coperture assicurative sulla vita. Cresciuta durante l’emergenza sanitaria, ha recentemente raccolto 70 milioni

Pubblicato il 26 Lug 2021

Non si ferma l’ondata di investimenti che sta travolgendo il mondo insurtech. Il 14 luglio la startup britannica YuLife, attiva nel mondo delle polizze aziendali sulla vita, ha incassato 70 milioni di dollari in un round di Serie B guidato dal fondo Target Global.

Secondo il Ceo Sammy Rubin, la valutazione della compagnia sfiora adesso i 350 milioni di dollari (250 milioni di sterline).

Le polizze digitali di YuLife

La storia di YuLife comincia a Londra nell’agosto 2016, da un’idea di cinque imprenditori: Jaco Oosthuizen, oggi a capo dei servizi assicurativi; Jonathan Roomer, Head of Client Success; Josh Hart, responsabile dei prodotti e della tecnologia; Sam Fromson, Chief Operations Officer e infine Sammy Rubin, l’attuale Ceo.

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Le sue polizze, completamente digitalizzate, sono pensate per le grandi aziende che intendono offrire ai propri dipendenti coperture assicurative sulla vita. La startup è rimasta al passo con i tempi: il programma Smart Health ­­– accessibile sia dai dipendenti delle aziende assicurate tramite YuLife che dai loro familiari – offre infatti la possibilità di ottenere programmi di dimagrimento o piani fitness personalizzati, e include servizi dedicati alla salute mentale.

Un altro punto di forza di YuLife sta nel suo programma di reward, il quale ricompensa gli utenti che adottano stili e abitudini di vita salutari attribuendo loro punti virtuali, chiamati YuCoin, spendibili su una serie di piattaforme e brand come Amazon, Asos e FitBit. Il tutto grazie all’uso dell’intelligenza artificiale.

Non mancano poi le visite in telemedicina, tramite le quali è possibile ricevere consulti virtuali da medici di base, regolarmente abilitati all’esercizio della professione nel Regno Unito, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo ci si trovi. La popolarità della telemedicina è cresciuta esponenzialmente durante la pandemia di Covid-19, che ha aumentato il bisogno di supporto medico imponendo allo stesso tempo forti limitazioni sui contatti sociali non necessari.

L’emergenza sanitaria ha infatti accelerato la crescita di YuLife: “Sia le aziende che i privati cittadini sono diventati molto più coscienti riguardo al tema della mortalità, ed è aumentata l’attenzione sulle polizze vita” ha detto a Reuters il Ceo Sammy Rubin. Nel 2020 il valore dei premi lordi sottoscritti dalla startup è più che decuplicato, raggiungendo complessivamente i 15 miliardi di dollari.

Nuovi prodotti, nuovi mercati

Oggi tra le aziende che si appoggiano alle assicurazioni di YuLife troviamo nomi ben noti, tra cui anche i colossi francesi Havas Media Group, specializzata in servizi di marketing, e Sodexo, attiva invece nel mondo della ristorazione e dei servizi per le imprese.

Fino ad oggi la startup ha raccolto quasi 90 milioni di dollari in quattro round di investimenti, l’ultimo dei quali, come detto, chiuso a luglio 2021 per 70 milioni. Con una valutazione aggiornata a quasi 350 milioni di dollari, la nuova iniezione di liquidità permetterà a YuLife di espandersi nel settore delle polizze individuali e di entrare in nuovi mercati, anche a livello internazionale.

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