Humn, storia dell’insurtech che rivoluziona con i dati le polizze per flotte di veicoli commerciali

Fondata nel 2017 a Londra, Humn sfrutta tecnologie all’avanguardia e un modello operativo basato sui dati per calcolare i rischi e offrire ai suoi clienti preventivi personalizzati e prodotti flessibili

Pubblicato il 18 Ott 2021

Photo by Zach Vessels on Unsplash

Tecnologie all’avanguardia per usare i dati e calcolare i rischi, così da offrire preventivi personalizzati e minimizzare le perdite per tutte le parti coinvolte: è il modello di Humn, startup insurtech britannica specializzata nelle polizze per flotte di veicoli commerciali, che ha raccolto 10,1 milioni di sterline – pari a circa 12 milioni di euro – con un nuovo, fortunato round di investimenti di Serie A guidato da BXR Group e Shell Ventures.

Vediamo come funzionano, quindi, i servizi di Humn e quali sono i suoi punti di forza.

Flotte di veicoli commerciali: tra assicurazioni e calcolo del rischio

Humn.ai è stata fondata nel 2017 a Londra da Alberto Romero, Chris Clarke, Mark Musson e Peter Bousquet. La startup sfrutta la tecnologia per combinare i servizi assicurativi con quelli di calcolo del rischio, offrendo così prodotti personalizzati e minimizzando le perdite per tutte le parti coinvolte.

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RiskOS, la piattaforma di controllo del rischio sviluppata da Humn, è infatti in grado di analizzare migliaia di data points in tempo reale e fornire quindi una valutazione contestualizzata del rischio alla guida. Le previsioni vengono poi ingerite da Rideshur, il servizio di assicurazione dinamica della startup, che modifica continuamente i premi proprio in base all’esposizione in tempo reale a potenziali ostacoli o pericoli.

I servizi sono pensati per le flotte di veicoli commerciali, che grazie ai servizi di Humn possono ridurre gli incidenti del 65% e risparmiare fino al 20% sui premi rispetto alle polizze tradizionali.

Durante la pandemia di Covid-19 Humn ha ottenuto la licenza assicurativa rilasciata dalla Financial Conduct Authority britannica, e può quindi sottoscrivere autonomamente le proprie polizze.

Gli investimenti e i progetti di Humn

Dalla sua fondazione Humn ha raccolto più di 23 milioni di dollari – circa 17 milioni di sterline – in cinque round di investimenti. L’ultimo, in particolare, è stato chiuso lo scorso 13 ottobre per 10,1 milioni di sterline.

Secondo il CEO Mark Musson la nuova liquidità permetterà di “accelerare la nostra fase di scaleup”. L’obiettivo, infatti, è “crescere in modo esponenziale nel Regno Unito e in alcune aree europee”, con un focus iniziale su Spagna e Francia. Allo stesso tempo, la compagnia intende allargare il team – attualmente composto da circa 40 dipendenti –tramite l’assunzione di nuove figure professionali nei settori vendite, marketing e customer success. In futuro, poi, Humn punta a “realizzare la prima polizza assicurativa per veicoli a guida autonoma”.

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