Arriva a Milano Taking Care, l’evento dedicato a salute e prevenzione

Il 18 e 19 maggio l’evento dedicato alla prevenzione si occuperà in particolare di problemi cardio metabolici, offrendo screening e consulenze mediche gratuite. Sarà presente anche la startup D-Heart, ideatrice di un innovativo elettrocardiografo ‘portatile’, lanciato sul mercato in collaborazione con BNP Paribas Cardif

Pubblicato il 13 Mag 2019

Il Museo della Scienza e Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ ospiterà a Milano la seconda edizione italiana di Taking Care (la prima si è svolta a Torino nel 2017), una manifestazione con l’obiettivo di sostenere la filosofia della prevenzione e della cura della propria salute. E lo fa con un approccio molto pratico, perché accanto a un programma ricco di interventi e discussioni, vi è tutta un’area in cui le persone potranno accedere gratuitamente a servizi, screening, consulenze medico sanitarie gratuite.

Per la prima edizione di Milano Taking Care è stato scelto in particolare il tema della prevenzione delle malattie cardio metaboliche e neurodegenerative, patologie molto diffuse e in cui la prevenzione può giocare un ruolo importante, riducendo l’insorgere delle malattie, evitando la loro cronicizzazione o migliorando la qualità della vita delle persone che ne sono affette. La risposta a tante diffuse patologie arriva dalla medicina combinata ad una pratica sportiva e un regime alimentare personalizzato in grado di rispettare la diversità dell’individuo.

Per questo motivo l’edizione di Milano Taking Care si articola in tre aree: Food Lab, Fitness Lab e Talk Lab; e dedica spazio anche all’innovazione.

Tra le innovazioni che sarà possibile testare c’è l’elettrocardiografo di D-Heart. Durante l’evento D-Heart, in collaborazione con la Compagnia assicurativa BNP Paribas Cardif, realizzerà gratuitamente a chi ne faccia richiesta un ECG completo con il suo dispositivo collegato allo smartphone, ricevendone in pochi minuti il relativo referto da una primaria centrale di Cardiologia. Per ognuna delle refertazioni eseguite, BNP Paribas Cardif regalerà il medesimo servizio a una persona in Kenya, dove D-Hearth collabora con delle ONG. L’E-Health infatti non è solo Customer Experience ma uno strumento di accesso alla diagnostica preventiva portandola agevolmente dove altreimenti non potrebbe arrivare.

D-Heart è una startup italiana di cui abbiamo parlato in altre occasioni, in quanto è stata una delle tre vincitrici dell’edizione 2016 di Open-F@b Call4Ideas di BNP Paribas Cardif, a seguito del quale ha avviato una collaborazione con la Compagnia ed è divenuta partner dell’ecosistema salute del gruppo assicurativo.
BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci Compagnie assicurative in Italia, ha sposato da alcuni anni la filosofia della ‘preventive insurance’, innovando i propri servizi e la propria offerta nella direzione di sostenere i suoi clienti nella cura preventiva e nel benessere. La promessa dell’assicurazione al cliente non è più ‘ti pago perché ti sei ammalato’ ma ‘faro’ il possibile per farti stare bene’.

Tra le iniziative che BNP Paribas Cardif ha promosso c’è la creazione dell’healthy corner, sviluppato con la digital service company Aubay: uno spazio privato dove poter fare in autonomia un check-up salute grazie a strumenti IoT connessi. “Grazie alla startup D-Heart, che BNP Paribas Cardif ha selezionato nel percorso Open-F@b Call4Ideas dedicato alle giovani imprese, quando una persona entra nell’healthy corner viene guidata da un’app su tablet per posizionare correttamente gli elettrodi ed eseguire un elettrocardiogramma in autonomia” spiega Andrea Veltri – Deputy CEO Digital Transformation di BNP Paribas Cardif. Ma non solo. “E’ possibile inviare i risultati, previo consenso, a un medico della centrale di cardiologia convenzionata che in meno di quindici minuti fornirà il referto. Vogliamo consentire alle persone di accedere a un cardiologo anche a chilometri di distanza e di ottenere la diagnosi in tempo reale. Semplificare la diagnostica preventiva ci consente di monitorarci più spesso e indirizzare quindi il nostro stile di vita o intervenire subito ai primi allarmi. Ecco, è questo il cambiamento e il nuovo ruolo dell’assicurazione”, conclude Veltri.

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